Tra i tanti interventi urbani cominciati circa una settimana fa per rimettere la città a posto in vista della festa di Sant'Agata quello sulla strada patrimonio dell'Unesco non convince molti. Spariti i graffiti, è apparsa una tinta nera oggetto anche di interrogazioni
Via Crociferi, la lunga polemica sulla vernice scura La replica: «Non è stata ricoperta la pietra lavica»
Tra i tanti interventi urbani cominciati circa una settimana fa per rimettere Catania a posto in vista della festa di Sant’Agata, ce n’è uno che non convince alcuni cittadini del centro storico, che si sono personalmente rivolti al consigliere comunale Manfredi Zammataro per segnalare l’intervento di riqualificazione della Badia di San Benedetto in via Crociferi, effettuato, secondo loro, in maniera inadeguata e in netto contrasto con le norme a tutela dei beni storici. Lamentele che hanno spinto Zammataro, anche in veste di presidente della commissione Urbanistica, gestione del territorio e decoro urbano, a preparare un’interrogazione con cui chiede al sindaco di Catania Salvo Pogliese di intervenire per approfondire e chiarire la vicenda.
«Ho ricevuto segnalazioni e foto da cui sembrerebbe che in questi lavori di riqualificazione, che in generale sono molto buoni e che appoggio totalmente, sarebbe stata usata la vernice nera o del cemento sopra la pietra lavica – spiega Manfredi Zammataro a MeridioNews –. Ed è chiaro che questo intervento, che lascia abbastanza basiti, non può essere accettato, specialmente su un bene storico artistico e patrimonio dell’Unesco come via Crociferi». E continua: «Ho annunciato che, senza nessuno spirito polemico, depositerò un’interrogazione, per indagare sulla vicenda e porre rimedio». Come? «Non sono di certo un tecnico e l’interrogazione nasce anche per coinvolgere gli uffici competenti per comprendere tecnicamente come si può ripristinare eventualmente lo stato precedente, eliminando esclusivamente i graffiti tutelando la pietra lavica». «È impossibile che sia stata usata della vernice nera sulla pietra lavica – si allarma Nicola Neri, responsabile del servizio Architettura della soprintendenza di Catania – Non sarebbe certo quello il modo di fare interventi di pulizia. A ogni modo, non ne so nulla».
«Quella vernice non è stata messa sulla pietra lavica», afferma Giuseppe Ferraro, capo di gabinetto del Comune di Catania e tra le persone che hanno seguito direttamente quei lavori. «Ci tengo a precisarlo e sono disponibile anche a fare dei sopralluoghi sul posto con chi volesse chiarimenti – prosegue – si tratta di una porzione di muro non ricoperta da lastre laviche, che già prima del nostro intervento era verniciata di grigio». Quello che è accaduto è che l’idropulitrice a disposizione del personale dell’amministrazione non è riuscita a eliminare i graffiti da quel tipo di parete: «Così gli operai hanno utilizzato la vernice a loro disposizione, ma il risultato è stato più scuro del previsto». Mercoledì, a festa di Sant’Agata passata, «vedremo se sarà il caso di schiarire un pochino il colore affinché sia meno evidente».