L’intervista al Babbo Natale e all’elfo catanesi «Magia per bimbi trattati troppo come adulti»

«È vero che oramai i bambini di oggi sono tutti moderni e tecnologici, ma continuano anche a essere attratti dalla tradizionale magia del Natale». A parlare dietro la sua lunga barba bianca è il Santa Claus tutto catanese. Angelo, 63 anni, ex carrozziere in pensione è «l’unico Babbo Natale in tutta Catania». Con la sua slitta rossa decorata di bianco e di oro dalla quale si diffondono le musichette tipicamente natalizie sta lungo via Etnea, nel cuore del centro storico del capoluogo. E non è solo: con lui c’è anche un elfo, il 56enne Riccardo che nella vita è istruttore di hoverboard, ovvero i volopattini. 

Per il secondo anno consecutivo, con una ditta che opera nel settore del noleggio di auto, scooter, bici e risciò, entrambi offrono (al costo di 5 euro) ai più piccini la possibilità di fare una foto ricordo e un giro – da piazza Stesicoro a piazza Duomo e viceversa – a bordo del mezzo che, invece che essere trainato dalle renne come al Polo nord, qui va a pedali con la bicicletta montata davanti guidata dal folletto verde. Tra caramelle e regalini a sorpresa sono un’attrattiva non solo per i più piccoli ma anche per molti turisti che si fermano anche solo per fare una foto (a offerta libera) con la coppia di personaggi della più tipica tradizione natalizia. Hanno iniziato lo scorso venerdì e continueranno per tutto il periodo delle festività fino al 6 gennaio. «Nei giorni in cui va bene, riusciamo a fare anche più di dieci viaggi», dicono.

«È bello constatare che ci sono ancora molti bambini che credono a Babbo Natale e che, quando mi vedono, sorridono e sono felici. Per qualche attimo riusciamo a far loro vivere qualcosa che, altrimenti, esisterebbe solo nella loro fantasia. La maggior parte sono piccoli – spiega Angelo – anche se mi stupisce positivamente vedere qualcuno che anche fino a 12 anni non è ancora del tutto disincantato si ferma per parlare con me. Non so se ci crede davvero o se gli fa comodo far finta che sia così, ma poco importa. L’unica che mi ha riconosciuto immediatamente – dice Angelo divertito – è la mia nipotina di tre anni».

La domanda che tutti gli rivolgono è: «”Ma l’hai ricevuta la mia letterina? Mi porterai i regali che ti ho chiesto?”. Mi intenerisco ma, per rispondere, provo anche a fare passare un concetto educativo. Dico sempre – afferma – che mi è stata recapitata e che sto valutando cosa portare in dono sulla base di come si sono comportati». Regali desiderati per i buoni, solo carbone per i monelli. «Sì, il carbone perché, come spiego quando me lo chiedono i bambini, sono sempre io a comandare pure sulla Befana», dice il Babbo natale catanese.  

A richiamare l’attenzione con una campanellina che muove sempre a ritmo delle musiche natalizie è però l’aiutante elfo che ammette: «Sicuramente i bambini si divertono a vederci e stare un po’ con noi, ma io mi diverto più di loro in questo periodo perché – aggiunge – in qualche modo torno piccolo anch’io. Quello che mi piace di più – conclude – è poter regalare un po’ di magia, almeno nel periodo di queste feste, ai bambini di questa generazione che spesso sono trattati da adulti già troppo presto». 


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