Altavilla, il santuario della Milicia si tinge di rosso «Un’iniziativa per ricordare i cristiani perseguitati»

 Risale a mercoledì 14 novembre l’assalto più recente contro dei cristiani in Centrafrica; due preti e 42 civili assassinati per mano dei ribelli, guidati dal generale Ali Daras. «Purtroppo non sempre i media, le istituzioni planetarie, gli organismi internazionali ne parlano – spiega il Parroco del Santuario Mariano di Altavilla Milicia, Salvo Priola – ultimamente c’è un silenzio non ben comprensibile anche da parte delle istituzioni ecclesiali, ci sono prese di posizione molto timide, pavide. Sembra quasi sia un problema marginale, ma in realtà non è così perché i numeri parlano chiaro»

Nasce dunque l’iniziativa del Santuario Madonna della Milicia che da lunedì si è tinto di rosso. Un colore vivo, crudo, come il sangue delle vittime, come l’amore. «Lo facciamo proprio nel giorno in cui – continua Padre Priola – ricorre l’anniversario della dedicazione dell’aula liturgica dell’altare. Un momento importantissimo per la comunità, dal punto di vista teologico e pastorale». Guardando il belvedere di Altavilla Milicia, si scorge un alone rosso in corrispondenza del Santuario, che rimarrà per tutta la notte di oggi. In occasione dell’anniversario, si è svolta anche una maratona di preghiera dalle 8 alle 18. Mercoledì sera la facciata ritornerà bianca.

«Noi abbiamo un luogo di culto, siamo al sicuro, garantiti e assicurati dalla bellezza di questo luogo – spiega Padre Priola – ma molti altri fratelli e sorelle nel mondo purtroppo no. Spesso, laddove sono riusciti a fatica a tirar su una baracca da dedicare a Dio, vengono assaliti, perseguitati, bruciati vivi dentro le chiese». Uno cristiano ogni 12 nel mondo viene perseguitato, circa l’8,6 per cento. Secondo il Rapporto 2018, pubblicato dalla ong Portes ouvertes, in 215 milioni subiscono persecuzioni: si contano 3060 cristiani uccisi, 1922 incarcerati e 793 Chiese prese di mira (periodo di riferimento 1° novembre 2016-31 ottobre 2017). I cinque paesi maggiormente interessati sono: Corea del Nord, Afghanistan, Somalia, Sudan e Pakistan.

L’idea è quella di ripetere l’illuminazione straordinaria ogni anno. «In occasione di questa annuale celebrazione, che ha un valore liturgico pari a quello della Pasqua, – conclude il Parroco – abbiamo deciso che, a partire da quest’anno, il Santuario si tingerà esteriormente di rosso in onore dei cristiani perseguitati ed uccisi in questo nostro tempo».


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