A festeggiare è Sabrina Ciulla, che ha deciso di regalarsi un pranzo insieme a 50 bisognosi di cui si prende cura con la onlus fondata nel 2014. Un regalo speciale a cui lei stessa ha lavorato per mesi: «Non mi interessano le cose materiali, mi interessava passare una bella giornata stando bene tutti insieme»
Anirbas, una festa di compleanno con i senzatetto La fondatrice: «Per essere tutti allo stesso livello»
«Oggi festeggiamo tutti insieme al mio mondo». Un mondo, quello di Sabrina Ciulla, fatto di volontariato per le strade di Palermo, dove tutti i giorni si prende cura di numerosi senzatetto della città. Lei, volontaria della onlus Anirbas, ha deciso di farsi un regalo davvero speciale e di festeggiare insieme a loro il suo 37esimo compleanno. «Non tutti sono potuti venire, alcuni sono rimasti bloccati per strada, ma va bene lo stesso. Sono contentissima insieme a quelli che sono la mia vita, i miei giorni», dice lei stessa riprendendo in diretta Facebook l’inizio della festa in suo onore. Dove i regali non mancano per nessuno, un compleanno per tutti insomma, con un presente mirato «per ogni partecipante, personalizzato per misura e tipologia».
«Ci tenevo tantissimo, l’ho preparato per mesi», rivela la volontaria, che ha festeggiato insieme a 50 commensali d’eccezione a La Mattanza di piazza Bordonaro, a Vergine Maria, con un pranzo a base di pesce offerto dal ristorante: un antipasto, due primi e un secondo. «La mia gioia è immensa», dice, non nascondendo un entusiasmo che si trascina da quel giorno. «Non mi interessano le cose materiali, futili, mi interessa che questa sia una bella giornata fatta di divertimento, mi interessa che stiamo bene insieme, una giornata dove tutti siamo allo stesso livello, questo era l’obiettivo. Speriamo possa essere di buon auspicio e possa essere un esempio per altre persone, che ispiri anche gli altri, chissà».
Sono piene di ottimismo le sue parole. Lei che dell’aiutare gli altri ne ha fatto il fondamento della sua vita. «Non è semplice spiegare cosa vuol dire fare una ronda, un mix di lacrime e gioie che si mescolano tra loro – racconta, ripensando proprio ai suoi giri per le strade di Palermo -. Penso al 2014 quando Anirbas era solo il mio nome al contrario, oggi è una realtà piena di gente valida e valori morali di alta rispettabilità. Ringrazio chi durante le nostre ronde si emoziona insieme a noi e tutte le persone che in qualche modo ci danno una mano per alleviare le pene dei più deboli».