I carabinieri della sezione tutela patrimonio culturale di Siracusa hanno intercettato un annuncio su un portale di e-commerce. La tela è di scuola fiamminga e nel 1988 fu portata via da Castelletto Brandolini a Follina, in provincia di Treviso
Messina, trovato quadro rubato 30 anni fa in Veneto Denunciato un 43enne, voleva venderlo su internet
I Carabinieri della Sezione Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Siracusa con il supporto dei militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Messina e della Stazione Messina Giostra, a conclusione di mirate indagini nel settore dei beni d’antiquariato in vendita on-line, hanno recuperato un prezioso dipinto del XVIII sec., olio su tela, di scuola fiamminga, raffigurante “Ritratto di uomo”, rubato nel1988 a Follina (TV) da “Castelletto Brandolini”, edificio storico risalente ‘600.
L’indagine trae origine dagli abituali controlli che il Comando Tutela Patrimonio Culturale effettua sui beni d’arte commercializzati attraverso i siti di e-commerce. In particolare, l’attenzione dei militari della Sezione TPC di Siracusa si focalizzava su un annuncio di vendita relativo ad un dipinto di scuola fiamminga, la cui commercializzazione appariva sospetta. Infatti, la comparazione delle immagini pubblicate dall’inserzionista, con quelle contenute nella Banca Dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando TPC, permetteva di accertare che l’opera era provento di un furto, avvenuto 30 anni fa, nella cittadina veneta. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, hanno consentito di bloccare in tempo la vendita del dipinto, evitando il rischio di comprometterne definitivamente la rintracciabilità. Il venditore, un 43enne messinese, è stato denunciato per ricettazione e sono tuttora al vaglio le modalità con le quali l’indagato si è procurato l’antico quadro.
L’operazione si inquadra nel contesto di una più ampia azione di contrasto della ricettazione di opere d’arte via web. Si tratta di un fenomeno sempre più rilevante a causa della crescita esponenziale delle transazioni commerciali telematiche e della molteplicità dei potenziali canali di distribuzione (piattaforme di e-commerce, siti di annunci gratuiti, social network etc.). Attraverso tali strumenti, gli autori degli illeciti possono nascondere la propria identità e raggiungere facilmente un elevato numero di potenziali acquirenti, spesso inesperti ed attratti dalla possibilità di fare affari. Al riguardo, sul sito web www.carabinieri.it nonché tramite l’applicazione per dispostivi mobili “iTPC” sono reperibili consigli per effettuare acquisiti online in sicurezza.
(Fonte: Comando carabinieri tutela patrimonio culturale)