Dopo ore di interrogatorio Raimondo Burgio è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario. Sarebbe caduta l'ipotesi di un coinvolgimento diretto del padre. La vittima sarebbe stata uccisa in seguito ai cattivi rapporti in famiglia
Omicidio a Palma, arrestato cognato della vittima Incastrato da telecamere, movente in liti familiari
Svolta nell’indagini sull’omicidio di questa mattina a Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento. Su disposizione della procura, Raimondo Burgio – cognato di Ignazio Scopelliti, il 45enne ucciso con due colpi di pistola in via Palladio – è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario.
Stando alla ricostruzione degli inquirenti, Burgio avrebbe agito in seguito ai cattivi rapporti con Scopelliti. La vittima, già accusata più volte di maltrattamenti nei confronti della moglie, non avrebbe accettato la separazione dalla coniuge.
In un primo tempo a essere stato fermato era stato anche il suocero di Scopelli. Insieme al figlio era sospettato di essere l’autore dell’omicidio. I due sono stati portati in caserma dei carabinieri e sottoposti a interrogatorio, alla fine del quale Raimondo Burgio è stato dichairato in stato di arresto. A incastrare l’uomo sarebbero anche le immagini di videosorveglianza installate nei pressi del luogo del delitto.
Anche l’arma del delitto è stata ritrovata, una semiautomatica calibro 9 detenuta legalmente da Burgio. Martedì davanti al Gip del tribunale di Agrigento si terrà l’udienza di convalida.