Entro poco più di due settimane gli operatori interessati dovranno inviare le manifestazioni d'interesse. Con un curioso avviso a chi vuole partecipare: il Comune specifica che il bando non «potrà far sorgere in alcun modo aspettative». Al momento non c'è la copertura economica
Capodanno 2019, è pronto il bando comunale Previsti criteri più stringenti per le candidature
Si inizia a muovere, seppur lentamente, la macchina comunale per il Capodanno 2019. Infatti è stata pubblicata questa mattina una determina dirigenziale dell’Area della Cultura nella quale è inserita la manifestazione d’interesse rivolta a tutti gli operatori che volessero organizzare il tradizionale spettacolo che segna il passaggio tra vecchio e nuovo anno.
Due le novità principali: la prima è che ancora non ci sono i soldi (dovranno essere ufficializzati con gli strumenti finanziari al vaglio in queste settimane a Sala delle Lapidi); la seconda è che il bando – facendo esperienza dei traumatici precedenti degli anni passati – specifica che la graduatoria che verrà formata non comporterà obblighi (di sottoscrizione automatica della proposta vincitrice) in carico a Palazzo delle Aquile, «né potrà far sorgere in alcun modo aspettative da parte dei singoli operatori culturali proponenti» (tutto scritto in grassetto e sottolineato anche nel documento originale, a far capire quanto il Comune voglia allontanare ogni equivoco).
Il bando, ad ogni buon conto, contiene le indicazioni delle caratteristiche che dovrà avere la proposta in tutte le sue parti (come per gli anni passati sarà necessario presentare una busta relativa alla parte artistica, una per la parte economica, e una per la documentazione amministrativa). Il punto di partenza è che ogni proposta dovrà avere un costo non superiore a 250mila euro (iva inclusa), che ciascun partecipante potrà presentare una sola proposta e che venga presentata una dichiarazione di esclusività della prestazione artistica da parte di ogni performer coinvolto rispetto al progetto presentato.
Il tema dello show sarà quello del passaggio di testimone tra il 2018 che ha visto Palermo Capitale Italiana della Cultura e – da mezzanotte in avanti – il 2019, anno in cui il capoluogo intende fregiarsi del titolo di Capitale delle culturE, quale espressione della propria identità plurale e accogliente. Cambierà anche il logo di Palermo-capitale Italiana della Cultura (le 4 P), che si trasformerà nel nuovo logo della città che, nell’intento del Comune, dovrà accompagnare la progettazione culturale dei prossimi anni.
La kermesse, che sarà sempre a piazza Ruggero SettimoCastelnuovo (e che dovrà tenere conto degli spazi ristretti a causa del cantiere dell’anello ferroviario), dovrà iniziare alle 21:30. Sarà inoltre richiesto che lo spettacolo dell’artista principale duri almeno due ore, e che gli artisti a corollario siano rappresentativi delle numerose culture presenti sul territorio cittadino. Da prevedere inoltre il djset per la parte finale dello spettacolo, e «sarà ritenuto vantaggioso l’inserimento all’interno del progetto dell’intervento di una emittente radiotv in grado di proporre la diretta streaming». A carico del soggetto che risulterà vincitore ci saranno gli oneri relativi alla sicurezza dettati dalle normative ministeriali per gli eventi pubblici con grosso afflusso di spettatori (ad esempio il collocamento delle barriere new jersey antisfondamento in calcestruzzo, le transenne antipanico, i bagni chimici), quelli per l’allestimento di palco e locali tecnici.
Entro le ore 12 del prossimo 2 novembre le imprese del settore dovranno far pervenire le proposte presso l’Area della Cultura a Palazzo Ziino, che saranno esaminate e ad ognuna sarà attribuito un punteggio da 0 a 100: la notorietà degli artisti coinvolti varrà fino a 45 punti (di questi la rappresentatività del tema di Palermo culturE dell’artista principale darà fino a 20 punti, gli altri artisti fino a 10 punti, e la notorietà del presentatore/i altri 15 punti); l’originalità della proposta artistica e attinenza della stessa al tema di Palermo culturE conterà fino a 20 punti; l’eterogeneità artistica del progetto e capacità di raccontare la dimensione multiculturale di Palermo città dell’accoglienza altri 20 punti (di cui qualità, ricchezza e varietà del programma di musiche, sketch e attrazioni fino a 15 punti, mentre gli altri 5 saranno dati per la spettacolarizzazione e effetti scenici dell’evento); il curriculum del soggetto proponente mette in palio 10 punti; infine il piano promo-pubblicitario indicherà gli ultimi 5 punti. A parità di punteggio verrà preferita l’offerta più economica per le casse comunali.