Dopo tanti, troppi, rinvii, si avvicina il debutto in campionato dei rossazzurri al Massimino. Il mister snocciola le sue idee, chiarissime, sull'atteggiamento da tenere in campo. «Dobbiamo sfruttare tutto il nostro potenziale, dal primo all'ultimo minuto»
Catania, la ricetta di Sottil in vista della Vibonese «Serve una partita tambureggiante sin dall’inizio»
Dare continuità alla vittoria dell’esordio contro il Rende, migliorando in quei frangenti in cui la squadra è andata in difficoltà. Andrea Sottil affronta la conferenza stampa precedente alla sfida con la Vibonese (domani pomeriggio, ore 18:30, al Massimino) nel suo consueto stile: grande chiarezza, senza giri di parole o concetti troppo astratti. Il punto centrale della sua analisi: la squadra deve ancora migliorare l’identità di gioco, per raggiungere picchi di rendimento e propositività che devono diventare il marchio di fabbrica del Catania.
«Era da molto tempo che non giocavamo – ha specificato Sottil in merito al successo della scorsa settimana – e abbiamo affrontato l’avversario più scorbutico che potesse capitarci. Una squadra intensa e giovane, in un ambiente particolare. Siamo partiti bene e abbiamo meritato il vantaggio, poi siamo andati in tilt a livello mentale. Nella ripresa – prosegue il mister – abbiamo giocato con più ordine tattico. Dobbiamo migliorare sulla continuità: essere sempre positivi a prescindere da quello che succede. Bisogna sempre giocare per vincere – ribadisce con convinzione il tecnico – essere umili e rispettare l’avversario, ma con una sana spregiudicatezza che ci permetta sempre di essere propositivi». Concetti che i calciatori etnei dovranno già sviluppare domani pomeriggio, sul terreno di casa.
Il periodo di un mese e mezzo senza gare, legato al caos dei mancati ripescaggi in B, ha ovviamente danneggiato la preparazione fisica. «Avere la certezza di giocare cambia tutto. Ci si allena per un obiettivo – ricorda Sottil – e per affrontare un determinato tipo di avversario che valuti e conosci. Al momento non siamo al top della forma: questa arriverà nel giro di due o tre partite – rassicura l’allenatore – secondo quelle che sono l’esperienza e le statistiche. Gestire un lungo periodo senza gare non è stato facile. Ne abbiamo approfittato per mantenere la condizione dei calciatori in rosa, migliorando quella degli atleti arrivati in ritardo. Le dieci partite che disputeremo di qui a un mese serviranno a darci la condizione ideale».
La gara di domani contro la Vibonese rappresenterà, per Andrea Sottil, l’esordio in campionato al Massimino. «Sono emozionato e carico, è sempre un’emozione particolare giocare davanti ai tifosi rossazzurri. I numeri degli abbonamenti (vicini a quota 6500, ndr) sono straordinari per questa categoria. Dobbiamo sfruttare l’impeto e la forza del nostro pubblico – ribadisce il mister – per svoltare a livello di mentalità. Domani pretendo una partita tambureggiante sin dal fischio iniziale. Dovremo avere pazienza – specifica poi l’allenatore – tenere palla, sviluppare un palleggio veloce e trovare tante soluzioni, sfruttando tutto il nostro potenziale: il tiro da fuori, i cross dall’esterno, gli attacchi della porta avversaria».
Serve un Catania in versione martello pneumatico, quindi: a prescindere da chi scenderà in campo. Su Barisic, Sottil preferisce non sbilanciarsi: «Ha accusato una infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio che gli ha fatto perdere qualche allenamento, oggi monitoreremo le sue condizioni». L’idea, comunque, rimane quella di avere una squadra di 22 titolari: «Siamo pronti – ribadisce il mister dei rossazzurri – abbiamo una rosa competitiva, tutti i calciatori dovranno rispondere presente». Come a Rende, dove Baraye, Vassallo, Bucolo e Brodic sono stati decisivi: «Spesso i giocatori subentranti fanno la differenza – ricorda Sottil – dando un grandissimo contributo per cambiare volto a una partita. L’importante è avere autostima, consapevolezza dei propri mezzi e una sana presunzione».