La signora è stata osservata a fare la spesa, accompagnare i figli a scuola,guidare l'auto. Per la guardia di finanza l'indennità è stata ottenuta con raggiri. La donna deve restituire l'assegno che ha percepito indebitamente dal 2014 al 2018
Caltanissetta: scoperta falsa invalida civile Sequestrati 25mila euro, indagata per truffa
La guardia di finanza di Gela, a conclusione di un’attività di indagini delegata dalla locale procura della Repubblica, ha sequestrato circa 25.000 euro a una signora (D.R. 47enne di Butera) che percepiva indebitamente l’assegno di invalidità civile. Le attività ispettive, espletate mediante numerosi appostamenti, hanno consentito di appurare l’effettiva autonomia e l’assenza di impedimenti fisici da parte del soggetto attenzionato.
Infatti, la signora è stata osservata mentre eseguiva comuni atti di vita quotidiana (fare la spesa, accompagnare i figli a scuola, recarsi al mercato o guidare l’autovettura) senza necessità di alcun ausilio e con totale libertà dei movimenti.
Le fiamme gialle gelesi, esaminato il materiale acquisito e richiesta la documentazione riguardante il soggetto agli organi preposti all’accertamento dello stato sanitario e all’ente erogatore dell’assegno di accompagnamento, hanno acclarato che l’indennità concessa è stata ottenuta mediante artifizi e raggiri, traendo in inganno sia la commissione medica dell’Asl di Gela che il Centro medico legale dell’Inps di Caltanissetta.
All’indagata sono state contestate le ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni di un ente previdenziale e falso per induzione in errore perché, dissimulando limitazioni funzionali e articolari, ha ottenuto l’invalidità totale con inabilità lavorativa al 100 per cento percependo, indebitamente, l’indennità di accompagnamento.
Il giudice per le indagini preliminari, confermando il quadro probatorio rappresentato dai finanzieri e formalizzato dalla richiesta del pubblico ministero, ha emesso apposito decreto di sequestro preventivo per equivalente, fino alla concorrenza di circa 25.000 euro, corrispondente alle somme indebitamente percepite sotto forma di indennità di accompagnamento dall’aprile 2014 al febbraio 2018.
(Fonte: comando provinciale guardia di finanza di Caltanissetta)