Intorno alla morte di Karol Wojtyla si sono espressi in misura ugualmente eclatante l'affetto dei fedeli e la rapacità dei media.
Il testimone apostolico
Intorno alla morte di Karol Wojtyla si sono espressi in misura ugualmente eclatante l’affetto in forme genuinamente devozionali dei fedeli così come, altrettanto comprensibilmente, un evento mediatico, e, forse meno comprensibilmente, materia per riviste sensazionalistiche, con le prime voci sui miracoli compiuti dal Pontefice. E senza dubbio il dato più interessante è rappresentato da un mutato atteggiamento nei confronti della Chiesa. Dai diversi schieramenti politici si è levato pressoché unanime un commosso saluto al Pontefice.
All’apertura del Conclave che designerà il successore di Giovanni Paolo II al Soglio di Pietro, sono in molti, financo i bookmaker, a domandarsi chi sarà a raccogliere l’eredità di Karol Wojtyla. E se Nostradamus sembra preconizzare, nelle sue celebri “centurie”, l’avvento di un Pontefice dalla pelle nera, è lecito esprimere dello scetticismo, se non proprio prenderne le distanze, particolarmente per i fedeli consapevoli della radice pagana del vaticinio.
Quello che è certo è che, per sofferta che possa essere la designazione del 265° Papa della storia, il numero degli scrutini non condizionerà che nella misura di alcuni giorni la chiusura del Conclave, come dimostra il passato( l’attività dell’ assemblea che avrebbe designato il cardinale Roncalli quale Papa Giovanni XXIII fu segnata da undici scrutini che richiesero quattro giorni, NdR); mentre l’attesa per la visita alla tomba di Giovanni Paolo II ha finalmente visto la fine, con la riapertura delle Grotte Vaticane.
E alcuni giorni fa, nell’aula magna dell’università Pontificia Lateranense la prima di “Karol”, è stata accolta dai giornalisti, i seminaristi e gli attori del cast con una vera standing ovation: cinque minuti di applausi al
termine dell’anteprima. La fiction ripercorre la vita di Wojtyla dagli anni quaranta alla designazione del 16 ottobre 1978.
Un doveroso omaggio che tuttavia lascia sconcertati per la scelta di affidare il doppiaggio del protagonista ai soffiati di un Luca Ward forse ormai troppo abituato a dare la voce a belli e dannati. Ma questa è un’altra storia…
Nel corso della decima Congregazione generale, cha ha visto le prime meditazioni circa i problemi della Chiesa e la scelta del nuovo Papa, sono state sorteggiate le camere da assegnare a ogni cardinale elettore nel collegio di Santa Marta, nelle quali i porporati dovranno ritirarsi dopo ogni riunione del Conclave.
I 115 cardinali elettori che alle ore 16:30 di oggi faranno il loro ingresso nella Cappella Sistina, hanno, più che mai, una responsabilità eccezionale, particolarmente dopo un pontificato così profondamente legato al senso di una missione pastorale. Camillo Ruini, nella sua omelia per la celebrazione in suffragio del Pontefice, ha ricordato gli insegnamenti di Wojtyla, che vedeva nell’ uomo “la prima via della Vita”. E della Chiesa.
Giovanni Paolo II sarà presto santo? La decisione spetta al prossimo Papa. Giungono numerose, intanto, le segnalazioni di guarigioni inspiegabili e grazie particolari attribuite proprio al Pontefice, e riunite in un dossier che va facendosi sempre più consistente, custodito nell’ufficio del Sostituto alla Segreteria di Stato, monsignor Leonardo Sandri, e che testimonia, con la petizione che raccoglie le firme di chi vorrebbe un rapido processo di canonizzazione, un auspicio diffuso.