Il finto papa Francesco de La Zanzara chiama De Luca Autore: «C’è rimasto male, ma l’ha presa con sportività»

«Ci è rimasto male, ferito ma è stato anche sportivo perché ci ha concesso di rendere noto lo scherzo». A parlare a MeridioNews è Andro Merkù, l’imitatore che nei giorni scorsi ha telefonato al neo-sindaco di Messina, Cateno De Luca, fingendosi addirittura papa Francesco. Terza voce del programma di Radio24 La Zanzara, Merkù racconta come è nata l’idea dello scherzo. «Ogni giorno cerchiamo storie e notizie dalla periferia che possano essere interessanti per il nostro programma e, dopo avere letto che De Luca aveva deposto una corona di fiori in onore della Madonna, l’idea è nata spontaneamente», spiega l’imitatore.

Il primo cittadino messinese, che ieri ha ricevuto la fascia tricolore dall’uscente Renato Accorinti, non è la prima volta che finisce nel programma radiofonico. «Lo conoscevamo già – continua Merkù -. Cruciani e Parenzo lo hanno già intervistato tempo fa, è stata una telefonata colorita. Il personaggio si presta al tipo di trasmissione che facciamo. Questa volta lo abbiamo chiamato da un numero sconosciuto e, dopo un primo tentativo andato a vuoto, ha risposto». Nella voce di De Luca c’era emozione. «Con questi scherzi mi sono abituato a capire la psicologia dei personaggi che interpello, e devo dire che mi è sembrato toccato dal colloquio».

Sentimenti che il primo cittadino ha subito voluto condividere con i propri estimatori su Facebook, con un post ripreso anche da diverse testate giornalistiche. Due giorni dopo, però, l’amara sorpresa. «Quando abbiamo visto che sui social era successo il putiferio, abbiamo deciso di rivelare lo scherzo. Per farlo però avevamo bisogno del suo consenso e per questo lo abbiamo contattato», racconta Merkù. È a quel punto De Luca ha incassato il colpo. «È rimasto ferito, senza dubbio, ma nonostante il dispiacere ci ha anche dato il via libera e per questo lo ringraziamo e gli facciamo i complimenti – commenta l’imitatore -. Anzi, dirò di più: è stato intelligente perché così si è fatto una gran pubblicità e lui ha fatto un’ottima figura nei confronti dell’elettorato credente».

Dal canto suo, il diretto interessato conferma la sportività, anche se non rinuncia a bacchettare il programma. «Come mai ho dato l’assenso alla divulgazione? Ma certo, figuriamoci se non lo davo», dichiara De Luca a MeridioNews. Il sindaco ammette di essere stato tradito da un particolare della conversazione. «La telefonata è stata sobria, ma sopratutto il fatto che ci siamo salutati con l’Ave maria mi ha fatto escludere fosse uno scherzo. Però gliel’ho detto: mi auguro sia stata l’ultima volta che fanno questo tipo di scherzi, perché – conclude il primo cittadino – scherzare con le preghiere è un’offesa per chi è un fervente credente. Va bene scherzare con le mie vicende giudiziarie, ma con la fede no». Archiviato lo scherzo, adesso è tempo di fare sul serio a Messina. De Luca, in tal senso, non ha timore di fallire. «Abbiamo già iniziato a lavorare e così andremo avanti», assicura.


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