Una rappresentante di lista pentastellata era convinta che Giusi Brischetto, aspirante sindaca salviniana, non avesse il diritto di stazionare nei pressi del seggio. Ma a quanto pare la legge è di altro avviso. «Non chiedo il voto, non porto con me materiali elettorali», dice la leghista
Acireale, la Digos interviene al seggio di S. Tecla Dissidio tra attivista M5s e candidata della Lega
Un dissidio tra un’attivista del Movimento 5 stelle e la candidata sindaca Giusi Brischetto ha reso necessario l’intervento della Digos ad Acireale. La rappresentante di lista grillina Claudia Carrìon era convinta che, per legge, l’aspirante sindaca della Lega non potesse stazionare nei pressi dell’ingresso del seggio 46 di Santa Tecla, una frazione a mare. «Ho chiamato direttamente la prefettura – spiega Carrìon a MeridioNews – affinché spedisse qui la Digos. Loro – prosegue la ragazza – hanno detto che Brischetto può stare lì, ma senza fare campagna elettorale. Lei però è là, è un manifesto vivente. Però non ho visto richieste di voto esplicite, solo saluti, abbracci, baci». Carrìon aggiunge che aveva segnalato poco prima, nel pomeriggio, anche la presenza del candidato sindaco del centrosinistra Rito Greco, che poi aveva preferito andare via.
L’intervento della Digos viene confermato anche da Giusi Brischetto. «La norma parla chiaro – dice la candidata della Lega – non si può fare propaganda elettorale se non a duecento metri dal seggio, ma non parla della presenza del candidato. La legge parla per altro di influenza sul voto, ma guardi, io scendo dall’auto senza nemmeno la borsa, di proposito, non porto con me materiali elettorali e saluto dalla porta, anche se non è vietato entrare». «Ho girato quasi tutti i seggi, e nessuno ha segnalato niente. Per me il rispetto delle regole – conclude Brischetto – viene prima di tutto».