Tra i friends della cantantessa, al concerto di beneficenza voluto per la onlus Namastè la prima sera di giugno, c’erano anche i bambini del coro interscolastico di voci bianche Vincenzo Bellini. Per loro anche le prove segrete con Max Gazzè. Guarda le foto
Quaranta bambini catanesi sul palco di Carmen Consoli «Che emozione, ho conosciuto i miei cantanti preferiti»
«È stato difficile, ma molto divertente» racconta Anna Chiara, dieci anni e una grande passione per il canto. «Abbiamo provato tanto e ci siamo impegnati, poi però sul palco l’emozione è diventata entusiasmo». Emozione comprensibile, visto che i quaranta coristi, tutti under 16, per una sera hanno condiviso il palco di piazza Duomo con Elisa, Mario Venuti, Daniele Silvestri, Samuele Bersani, Marina Rei, Bandabardò e Max Gazzè, con cui hanno cantato il brano Sotto casa. Il coro è stato fondato nel 2010 e i bambini che ne fanno parte, tutti alunni delle scuole elementari e medie catanesi, hanno tra gli otto e i 14 anni. «Il primo gruppo si è riunito all’interno dell’istituto comprensivo Giuseppe Parini – racconta Alessandro Vargetto, coordinatore del coro e cantante del teatro Massimo Bellini -, poi si sono aggiunte altre scuole del Catanese, fino ad arrivare alla formazione di un gruppo interscolastico dove oggi cantano 84 ragazzi». I coristi junior in questi anni si sono fatti notare e non solo nel capoluogo etneo.
Tra le partecipazioni più importanti, quella al teatro Bellini nella Tosca di Giacomo Puccini e diversi appuntamenti istituzionali davanti alla più alte cariche dello Stato. «Carmen Consoli voleva conoscere i piccoli artisti per farli esibire insieme ai big che ha ospitato nella sua città – racconta Vargetto -. Tra le nostre proposte c’era una ninna nanna in dialetto siciliano, la siminzina, una storia sulle semenze che si vendono durante le feste di paese e lei ha scelto questa per il pubblico di piazza Duomo». Ricevuto l’invito della cantantessa i bambini si sono fatti trascinare dall’entusiasmo. Poi i loro direttori, Alessandro Vargetto e Daniela Giambra, hanno spiegato loro che su quel palco, per una sera, «sarebbero stati i friends e non i fan. Siamo riusciti a veicolare le loro emozioni nel modo giusto – spiega Vargetto -, non hanno sentito il peso della responsabilità dell’esibizione perché prima di tutto hanno pensato a divertirsi».
Uno dei momenti più divertenti per i bambini è stato quello delle prove con Max Gazzè. «Il giorno prima del concerto siamo andati a fare le prove con lui in un posto segreto – racconta Anna Chiara -, un posto in cui non potessero seguirlo i fan». La selezione per entrare a far parte del coro è molto accurata. «Riceviamo molte domande dai bambini, soprattutto dai più piccoli che non provano imbarazzo e sono subito pronti a mettersi in gioco», sottolinea Vargetto. Di questi, supera la selezione in media un bambino su cinque, quello che dimostra di avere musicalità, passione e soprattutto «quello che dimostra di avere voglia di cantare insieme ad altre persone, di far parte di un coro».
L’emozione più forte per Anna Chiara è stata conoscere Elisa, la sua cantante preferita. «So che abbiamo avuto una grande opportunità – racconta -. Quella di conoscere da vicino degli artisti eccezionali. D’altronde a che serve avere un cantante preferito – si chiede la bambina -. Le loro canzoni sono per noi un’ispirazione, a questo serve». Per il coordinatore del coro, iniziative come queste sono importanti perché aiutano i ragazzi a «rompere le distanze con gli artisti che amano e questo li fa crescere e li aiuta a uscire dal loro mondo».
In programma i piccoli coristi hanno tante esibizioni. Saranno a Palermo a giugno al palazzo delle Aquile per un concorso e ad agosto al teatro Greco di Taormina affiancheranno gli artisti del Bellini nella Tosca. A concerto finito, si può sapere quale fosse il posto segreto in cui si sono tenute le prove con Gazzè? «Non posso dirlo – risponde Anna Chiara -. È un segreto».