Il club dell’Addaura comincia a porre le basi in vista del prossimo campionato, in cui punterà al salto di categoria in A1. Per il montenegrino si tratta di un ritorno. Il presidente Giliberti: «Accordo di altissimo profilo»
Telimar, il nuovo allenatore è Zoran Mustur «Entusiasti di averlo riportato a Palermo»
Dopo la fine del campionato di serie A2 di pallanuoto, culminato con una salvezza complicata e ottenuta all’ultima giornata c’è aria di rinnovamento in casa Telimar. E non potrebbe essere altrimenti, sentite anche le dichiarazioni del presidente Marcello Giliberti, che dopo essersi preso le responsabilità per la stagione appena conclusa, aveva subito rilanciato, annunciando di puntare a un campionato di altissimo livello per l’anno prossimo. E l’obiettivo è chiaramente quello della promozione in serie A1, categoria che nel capoluogo siciliano manca addirittura da dodici anni, da quella stagione 2005/06 che sancì la retrocessione dalla massima serie in un purgatorio da cui non si è più riusciti a riemergere.
Il patron del club dell’Addaura ha dunque annunciato l’arrivo di Zoran Mustur come nuovo allenatore. L’esperto tecnico montenegrino ha dei risultati straordinari all’interno del suo palmares come giocatore, come una medaglia d’argento alle Olimpiadi di Mosca con la Jugoslavia. Anche da tecnico, però, il passato di Mustur è pieno di risultati gloriosi come lo scudetto conquistato con la Leonessa Brescia nel 2003. Per il montenegrino, inoltre, si tratta di un ritorno a Palermo, avendo giocato nella Calidarium in A2 alla fine degli anni ’80 e avendo allenato il Telimar dal 1991 al 1995. L’ultima esperienza di Mustur è quella collezionata a Malta, dove ha allenato la Neptunes di San Julian dal 2015.
Il presidente del Telimar, Marcello Giliberti, ha commentato così il ritorno di Mustur alla guida del club dell’Addaura: «Primo accordo di altissimo profilo concluso in vista della prossima stagione. Sono entusiasta di essere riuscito a riportare Zoran a Palermo, che sente come casa sua, convinto dalla sua passione, dalla sua competenza e dalla sua voglia di continuare a dare tantissimo in questo sport in cui ha vinto sia come atleta che come allenatore».