È accaduto la notte scorsa nella struttura gestita dall'associazione Pensieri Bestiali in convenzione con il Comune. Diversi gli esemplari feriti. Indaga la polizia, che sta cercando di risalire ai responsabili anche tramite le registrazioni della telecamera di sicurezza. Le parole di una volontaria: «Non so chi può avercela con noi»
Vittoria: aprono gabbie al canile, due animali morti «Hanno fatto in modo che si scannassero tra loro»
Gravissimo episodio, questa notte, nel canile di Vittoria. Alcune persone hanno aperto una decina di gabbie in maniera mirata, scegliendo quelle nelle quali c’erano i cani di stazza più grossa che, se provocati, avrebbero potuto reagire con aggressività, e hanno lasciato che litigassero tra di loro. Il bilancio è pesante: due cani morti e molti altri feriti, letteralmente dilaniati.
La struttura è gestita dall’associazione Pensieri Bestiali ed è convenzionata con il Comune. Terribile la scena che si è presentata, questa mattina, ai volontari e agli operatori. «Inizialmente abbiamo notato solo molte medicine a terra nella zona in cui teniamo i farmaci – racconta la responsabile del canile, Elena Iardella – ma quando siamo arrivati nella parte retrostante per dare da mangiare ai cani abbiamo visto che erano tutti liberi. Pian piano la scena si è fatta più chiara. Abbiamo trovato quelli feriti, poco dopo abbiamo visto il primo cane morto e un po’ più avanti il secondo. Siamo corsi in un’altra ala e anche lì qualche gabbia era aperta. Adesso li stiamo controllando i cani ad uno ad uno, insieme ai veterinari e ai funzionari dell’anagrafe canina».
Sul posto, scattato l’allarme, sono arrivati il sindaco Giovanni Moscato e il suo vice Andrea La Rosa. La polizia sta vagliando le immagini della telecamera di videosorveglianza posta all’ingresso del canile, che al momento ospita circa 170 cani. Non è la prima volta che ignoti si introducono nella struttura per arrecare danni. Nel dicembre 2016 hanno cercato di appiccare il fuoco, ma in quell’occasione c’era stato solo qualche danno alla struttura. «Non abbiamo idea di chi possa avercela con noi – afferma Iardella -. Siamo solo persone che stanno facendo un gran lavoro per cercare di risolvere il problema del randagismo, ci stiamo impegnando moltissimo per questa causa e davvero non riusciamo a credere che qualcuno possa volerci male».