Palermo, nuovo tecnico ma vecchi difetti Pari dopo il vantaggio è un film già visto

È ancora in fase embrionale ma il Palermo di Stellone ha già dei tratti visibili. E diversi da quelli del Palermo targato Tedino. Alcune caratteristiche, tuttavia, fanno parte purtroppo del dna di questa squadra. Il senso di incompiutezza dei rosanero determinato dal pareggio casalingo con il Bari nell’anticipo della trentanovesima giornata, ad esempio, si era percepito più di una volta durante la gestione dell’ex allenatore del Pordenone. Alla guida di un Palermo abbonato al festival delle occasioni sprecate e incapace – come dimostrano i pari a Novara o tra le mura amiche contro Pescara e Cremonese – di sfruttare delle ottime opportunità per dare uno slancio notevole al proprio percorso. Delusione e amarezza per l’epilogo di determinate partite sono ormai dei temi ricorrenti nel campionato dei rosa. Scomode compagne di viaggio di una squadra che avrebbe potuto creare le premesse per staccare le dirette concorrenti e che invece, complici alcuni episodi penalizzanti, continua a sciupare bonus di una certa importanza perdendo punti preziosi nella volata per il secondo posto in classifica che vale la promozione diretta.

Sono due punti persi quella della sfida con il Bari. Inutile girarci intorno. Sfumare l’alone di negatività lasciato dal risultato di ieri è un’operazione complicata tenendo presente che i rosanero, in vantaggio a dieci minuti dalla fine con un gol di opportunismo di La Gumina abile a sfruttare una sponda di testa di Moreo, hanno subìto il pareggio al tramonto del match e oltretutto in superiorità numerica per l’espulsione (somma di cartellini gialli) di Marrone. L’1-1 realizzato in extremis da Nenè sugli sviluppi di un’azione nata sull’asse Galano-Floro Flores (con la complicità di Rispoli che si è fatto sovrastare nello stacco aereo dall’attaccante napoletano entrato al 68’ al posto di Cissè) e simile come dinamica a quella che ha portato al momentaneo vantaggio dei padroni di casa, conferma che il Palermo è ancora schiavo dei propri difetti. Che è una squadra, proprio come la formazione guidata da Grosso, alla quale manca ancora qualcosa per il definitivo salto di qualità. Impossibile da compiere senza cinismo e quel killer-instinct necessario per mettere il punto esclamativo sulle partite.

A Stellone, che non ha la bacchetta magica, non si poteva chiedere di cancellare con un colpo di spugna le lacune della squadra. È anche vero, però, che in 48 ore il tecnico romano è riuscito a toccare alcune corde. Ricevendo feedback incoraggianti. L’1-1 di ieri lascia ai rosa l’amaro in bocca non solo per il modo in cui è maturato ma anche per la buona prestazione fornita dal gruppo. Positiva, soprattutto, dal punto di vista dell’intensità e dell’atteggiamento. Diametralmente opposto a quello mostrato venerdì in occasione della sconfitta rimediata a Venezia. Fare meglio rispetto alla sfida contro i lagunari obiettivamente non era difficile perché in Veneto si è davvero toccato il fondo ma, a prescindere da questo, davanti agli oltre 18 mila spettatori del Barbera una scossa c’è stata e si è anche ‘sentita’ in una partita da combattimento contro un Bari (in nove uomini ai titoli di coda per il ‘rosso’ al centrocampista Henderson protagonista di un brutto intervento ai danni di Chochev) quasi mai pericoloso pur avendo un ottimo potenziale offensivo testimoniato dall’iniziale presenza in panchina di due big come Galano e Floro Flores.
Il Palermo di Stellone, costretto a rinunciare a Jajalo bloccato da un fastidio avvertito durante la rifinitura, non ha brillato in termini di fluidità del gioco e deve ancora assumere una precisa identità tattica – lo dimostra il fatto che la squadra, disegnata inizialmente con un 4-4-1-1, nel corso della gara è andata alla continua ricerca di punti di riferimento cambiando vestito più volte, dal 4-3-3 ad esempio al 4-4-2 – ma in termini di grinta, combattività e spirito di sacrificio ha già una sua fisionomia. Buon segno in vista del rush finale. Nel quale il successore di Tedino dovrà fare a meno di Struna, uscito ieri al 74’ a causa di un infortunio muscolare. Per il difensore sloveno, che nei prossimi giorni effettuerà indagini strumentali, sospetta lesione al flessore sinistro.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]