Da nove giorni è attivo il nuovo piano per la mobilità nel Comune di Catania, che modifica non soltanto i percorsi obbligati per le automobili, ma anche quelli per i mezzi pubblici. I catanesi, per il momento, non apprezzano. Per l'azienda dei trasporti invece «è solo questione di tempo». Ecco la prima di una serie di puntate sulla viabilità in città
Amt, i bus cambiano percorsi Ma i cittadini li bocciano
«I risultati si vedranno quando tutti i cittadini capiranno l’utilità delle modifiche». Francesco Mangion, addetto Amt per piazza Borsellino, non ha dubbi. È solo una questione di tempo, la gente comprenderà e smetterà di lamentarsi. Sono passati nove giorni (alla data delle riprese, ne erano passati cinque) dall’entrata in vigore del nuovo piano di mobilità cittadina, che amplia l’area pedonale di piazza Duomo e, secondo il sindaco Raffaele Stancanelli, dovrebbe anche migliorare la viabilità nel centro storico. E i percorsi degli autobus, naturalmente, bisognava che si adeguassero.
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Le linee 429, 449 e 936 che si fermano rispettivamente alla stazione Centrale e a piazza della Repubblica sono quelle che hanno subito i cambiamenti più evidenti. A partire da corso Martiri delle Libertà, il percorso è uguale per tutte tre: piazza Giovanni XXIII, via 6 aprile, piazza dei Martiri, via Vittorio Emanuele, piazza San Placido, via Porticello, piazza Borsellino, via Dusmet e poi l’itinerario allinverso, fino a tornare ai capolinea. Nuove fermate e tragitti più lunghi.
Una vera e propria rivoluzione del traffico urbano, che avrebbe come scopo quello di potenziare i collegamenti tra le periferie – quasi delle città a sé – e il centro. «Io, che abito a Librino, ho sempre tanto da aspettare per raggiungere Catania», commenta Maria Costanzo, in attesa dell’830 in piazza Verga, un’altra delle linee che ha modificato il suo giro per adeguarsi alle nuove direttive comunali.
Il bus 25, che secondo l’Azienda municipale trasporti è stato addirittura potenziato, è il cruccio di Valeria, che lo aspetta al capolinea «ma non passa mai». Proprio in quella piazza Borsellino diventata uno snodo fondamentale per i mezzi pubblici: «I nuovi percorsi sono inutilmente più lunghi spiega Nelle ore di punta, quando c’è tanta confusione per la strada, sono soltanto causa di ulteriori ritardi».