Si è presentato allo sportello minacciando di uccidere l'impiegato se non avesse aperto la cassaforte, ma il dipendente è riuscito a far scattare la segnalazione ai militari dell'Arma che sono arrivati alla banca proprio nel momento in cui il 23enne usciva. Ne è nato un breve inseguimento
Alcamo, rapina alla filiale del Credito siciliano Giovane inseguito e bloccato dai carabinieri
I carabinieri di Alcamo hanno sventato una rapina alla filiale del Credito siciliano della città trapanese. Il giovane responsabile, Giuseppe Stemma, 23enne di Palermo, è stato fermato mentre usciva dalla banca, subito dopo essersi disfatto dei 600 euro che era riuscito a farsi consegnare prima dell’arrivo dei militari.
Ieri, intorno alle 13.30, poco prima dell’orario di chiusura della banca, Stemma, con occhiali da sole scuri e cappuccio, si è presentato allo sportello, ordinando all’unico impiegato presente e al direttore di fare ciò che gli ordinava senza opporre resistenza, perché altrimenti li avrebbe uccisi. I due sono stati costretti rannicchiarsi sul pavimento di uno stanzino sul retro della filiale, il 23enne gli ha quindi intimato di non fare alcuna mossa falsa e di stare tranquilli, in attesa dell’apertura automatica delle casseforti temporizzate della banca.
L’impiegato, tuttavia, è riuscito a far scattare la segnalazione di allarme ai carabinieri che in pochi minuti sono giunti sul posto con più equipaggi. Le sirene e i lampeggianti in avvicinamento hanno messo in allerta il rapinatore che, rinunciando ad attendere l’apertura delle casseforti, ha deciso di farsi consegnare solo il denaro immediatamente disponibile: esattamente 600 euro che si trovavano in due buste sottovuoto dietro al bancone. Ma proprio nel momento in cui è uscito dall’istituto sono arrivate le pattuglie dei carabinieri.
Capito di essere stato individuato, il ragazzo è fuggito a piedi in direzione del villaggio regionale, cercando di far perdere le proprie tracce attraversando la carreggiata e scavalcando la recinzione di un’abitazione. Due carabinieri lo hanno inseguito, uno a piedi e l’altro con l’auto di servizio, e lo hanno intercettato arrestandolo. Stemma, già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e contro la persona, è stato portato nel carcere di Trapani in attesa della convalida dell’arresto da parte del giudice per le indagini preliminari.