I carabinieri li hanno intercettati prima che riuscissero a portare via la cassa automatica del Banco di Sicilia della strada Primosole. I malviventi avevano organizzato tutto e avevano a disposizione anche un jammer, un disturbatore di frequenze, necessario per inibire le comunicazioni radio dei militari. Guarda le foto
Zona industriale, tentato furto con spaccata Arrestati in otto per colpo al Banco di Sicilia
Se fosse stato portato a termine, il colpo avrebbe fruttato circa 60mila euro. Ma i carabinieri della compagnia di Acireale sono intervenuti prima e hanno arrestato, in flagranza, otto persone che stavano tentando un furto con spaccata al Banco di Sicilia della strada Primosole, nella zona industriale di Catania. Gli uomini hanno agito poco dopo mezzanotte, con un escavatore rubato qualche ora prima nei pressi del luogo in cui avrebbero dovuto compiere il furto.
Dopo avere scardinato il bancomat, quest’ultimo sarebbe stato scaricato per il trasporto all’interno di una Fiat Tipo vecchio modello rubata per l’occasione e privata sia del tettuccio sia della parte posteriore, per facilitare il trasporto della cassa automatica. L’autovettura è stata trovata a pochi metri di distanza: sul vano posteriore erano stati sistemati degli pneumatici, per poggiarci sopra il bancomat.
All’interno dello stesso veicolo, i militari hanno trovato un jammer: un disturbatore di frequenze che avrebbe permesso di inibire l’eventuale segnale di localizzazione gps installato all’interno del bancomat. Il jammer sarebbe anche servito a interferire con le comunicazioni radio delle forze dell’ordine. Gli stessi malviventi avevano anche rubato una nuova Fiat Tipo e uno scooter Sh, con i quali fuggire dopo la spaccata. Non è escluso che gli aspiranti ladri avessero in mente di attaccare anche il bancomat del Credito siciliano, a pochi metri di distanza. Sono stati tutti arrestati e portati nel carcere di piazza Lanza.