L'accordo con la Multi Veste chiude una lunghissima controversia giudiziaria risalente agli anni della costruzione del deposito vetture a Roccella. In cambio la società rinuncia a qualsiasi altra forma di ricorso o giudizio pendenti e a rivendicare in futuro il possesso o la proprietà del terreno
Transazione da 2,5 milioni per causa sulla linea 1 del tram Intesa tra amministrazione e azienda che gestisce il Forum
La giunta Orlando ha approvato un accordo di transazione da 2,5 milioni con la Multi Veste Italy 4 srl, la società che gestisce il centro commerciale Forum, che chiude una lunghissima controversia giudiziaria risalente agli anni della costruzione della linea 1 del tram e del relativo deposito vetture a Roccella. In cambio la società rinuncia a qualsiasi altra forma di ricorso o giudizio pendenti e a rivendicare in futuro il possesso o la proprietà del terreno su cui sorge il deposito (che diventa a tutti gli effetti di proprietà del Comune) o a qualunque altra pretesa economica. Non solo: l’azienda riconosce un credito di 2,3 milioni vantato da Palazzo delle Aquile, frutto della convenzione urbanistica per l’apertura del centro commerciale. Accordo totale anche sui rispettivi crediti e debiti.
L’intesa è l’ultimo atto di peso dell’ormai ex capo area amministrativa di Infrastrutture Paolo Bohuslav Basile, che nelle prossime settimane tornerà a dirigere la Ragioneria generale. Il Comune pagherà il dovuto in quattro rate: una da 1,8 milioni, una da 953mila euro, una da 127mila euro e una da 174mila euro. Si chiude così una lunghissima querelle giudiziaria, iniziata nel 2006 quando il Comune ha espropriato un terreno per realizzare (in variante urbanistica) il deposito della futura linea del tram che arriva fino alla Stazione Centrale. Terreno che inizialmente apparteneva alla Collegno 2000, cui poi, nel 2007, è subentrata la Multi Veste, che non ha accettato l’indennità di espropriazione e si è rivolta ai giudici.
La battaglia legale è andata avanti a colpi di carte bollate, sentenze e pareri di Tar, Cga e Corte d’Appello (pare che la richiesta di indennizzo sia arrivata fino a 4,5 milioni) e si è intrecciata con l’altrettanto intricata trattativa per le opere di urbanizzazione che la Multi Veste deve ancora realizzare a Brancaccio in base alla convezione stipulata con il Comune. L’azienda ha completato anni fa un primo lotto da 7,7 milioni mentre il secondo lotto vale 3,2 milioni e comprende, tra le altre cose, un parcheggio e il completamento di alcune vie. Si è parlato anche di una proposta della stessa azienda, di cui al momento pare si siano perse le tracce, di non realizzare una parte del secondo lotto in cambio di un contributo al completamento degli svincoli autostradali di Brancaccio, finanziati solo per metà dalla Regione Siciliana. Insomma: entrambe le parti dovevano qualcosa all’altra e così a settembre di quest’anno è arrivata la svolta con la proposta di un accordo transattivo.
Come si arriva alla cifra di 2,5 milioni? Per l’indennità di esproprio delle aree il Comune riconosce 3,24 milioni, dai quali detrarre il denaro già versato (984mila euro) per un totale residuo di 2,25 milioni. Altri 224mila euro copriranno l’indennità di occupazione, da quali sottrarre i 96mila già versati per un totale residuo di 127mila. A questo debito di 2,3 milioni nei confronti dell’azienda bisogna aggiungere gli interessi maturati nel tempo (224mila euro) per un totale di 2,6 milioni, col piccolo “sconto” di 49mila euro da parte della Multi Veste che ha fatto scendere la cifra finale ai 2,5 milioni della transazione.