Un video ha fatto emergere un caso sul quale, adesso, le forze dell'ordine vogliono vederci chiaro. Un uomo denuncia che la madre non autosufficiente sarebbe stata fatta votare nella struttura dove si trova ricoverata. Un fatto possibile facendo ricorso a una procedura dedicata a chi non può muoversi. Guarda
Gli anziani elettori della casa di riposo Maria Regina Carabinieri in Comune per presunti voti a Sammartino
Residente a Gravina di Catania ma ricoverata al centro di riabilitazione per anziani Maria Regina di via Roma, a Sant’Agata Li Battiati. È nel seggio speciale della struttura che un’anziana donna di 88 anni avrebbe votato, nonostante i familiari suoi tutori non ne fossero a conoscenza, per l’onorevole regionale del Partito democratico Luca Sammartino. Il caso è scoppiato dopo che il figlio, andato a chiedere informazioni all’ufficio elettorale del Comune della casa di cura, ha ripreso il colloquio con l’impiegata e lo ha diffuso online. Prima su WhatsApp, poi su Facebook, permettendo che lo vedessero decine di migliaia di persone. Secondo l’uomo, la madre non sarebbe in grado di muoversi né di mangiare da sola, eppure qualcuno avrebbe falsificato la firma della donna su un documento che ne attestava la volontà di votare alle elezioni regionali dello scorso 5 novembre. Un fatto sul quale le forze dell’ordine – come appreso da MeridioNews – hanno avviato gli accertamenti, mentre la prefettura ha chiesto chiarimenti.
Da procedura, spiegano dall’ufficio elettorale del Comune di Gravina – trovatosi suo malgrado al centro della vicenda -, i degenti costretti lontani dalla propria abitazione chiedono di votare tramite i cosiddetti seggi speciali: di norma un presidente e due scrutatori girano per le strutture sanitarie dove viene fatta richiesta e permettono a chi non può spostarsi di esprimere le proprie preferenze. Dopo che, però, ne hanno fatto richiesta. Le schede vengono poi raccolte e fatte confluire in quelle del seggio di appartenenza. Al Comune di Sant’Agata Li Battiati in effetti un seggio speciale, associato a uno ordinario, c’è: è il numero 2, riconoscibile dalla lettera S posta accanto al numero nell’elenco ufficiale pubblicato sul sito della Corte d’Appello di Catania. Per votare alla casa di cura hanno fatto richiesta trenta persone, ma a votare sarebbe stata qualcuna in meno.
«Come lei hanno fatto votare tutte le altre persone», dice l’uomo nel video. Al quale poi viene mostrata la richiesta firmata dalla madre dell’uomo. «Mia madre ha 88 anni, è allettata, non si muove da tre anni, non capisce più niente, mangia soltanto e l’hanno fatta votare? E chi glielo ha fatto fare? Chi è che ci ha messo la firma? Mia mamma non può farlo, non muove neanche le mani». Quando la dipendente mostra all’uomo il documento, lui non riconosce la firma e annuncia di volersi rivolgere alle forze dell’ordine. Sulla preferenza accordata dalla 88enne non ha dubbi: il suo consenso sarebbe andato al campione di preferenze Luca Sammartino. Che, a Sant’Agata Li Battiati, ha raccolto 457 voti. Risultando il più votato dell’intero territorio comunale. Al seggio 2, sono state 64 le persone a scrivere il suo nome: ancora una volta un numero record. Dopo di lui, sempre in quel seggio, c’è Giuseppe Toscano, della lista Popolari e autonomisti: ha ottenuto 26 consensi.