La facoltà di Scienze politiche di Catania rappresentata dal suo preside Giuseppe Barone, insieme al rettore Antonino Recca, ha consegnato la laurea specialistica honoris causa in Storia contemporanea a Emanuele Macaluso, storico rappresentante del Partito Comunista, scrittore, giornalista e sindacalista
Macaluso, laurea ad honorem a 86 anni
“La proposta di conferire la laurea honoris causa al senatore Macaluso, riguarda l’impegno profuso attraverso l’attività politica, sindacale, di pubblicista, per agevolare il processo di pacifica democratizzazione della società italiana promuovendo la partecipazione alla vita politica delle classi lavoratrici e dei ceti più deboli, riguarda l’attenzione profusa nei confronti del Mezzogiorno d’Italia e l’affetto con cui ha tratto la realtà siciliana dalla quale proviene. Vanno segnalati inoltre lo stile e le modalità di questo suo impegno, sempre culturalmente qualificato”. Queste le parole del prof. Rosario Mangiameli, ordinario di storia contemporanea presso la facoltà di Scienze politiche di Catania, nella sua laudatio a Emanuele Macaluso. La cerimonia di consegna della laurea, svoltasi lo scorso lunedì nell’aula magna del Rettorato, ha visto anche il saluto del rettore Antonino Recca che ha definito Macaluso “un protagonista della storia d’Italia”. Dopo la motivazione della laurea del preside della facoltà di scienze politiche Giuseppe Barone e la sopracitata laudatio del prof. Mangiameli, è stata la volta della lectio doctoralis del neo laureato.
Commosso, Emanuele Macaluso, 86 anni, è davvero un lucido protagonista della storia del sud e dell’Italia intera, caratterizzato da una tendenza al dialogo pur in presenza di aspre lotte politiche. Lo hanno ricordato gli intervenuti facendo una breve cronistoria della sua vita: dalla nascita all’adesione al partito comunista nel 1941, ancora organizzazione clandestina, dal sindacato dei minatori di cui sarà alla testa, all’ARS siciliana, fino alla dimensione nazionale repubblicana. Molti i presenti in sala, vecchi compagni di partito, amici, conoscenti, ma anche alcuni giovani che volevano conoscere personalmente uno dei personaggi di cui si legge sui libri. Ha esortato le persone, soprattutto i giovani, ad una partecipazione attiva nella vita politica italiana e ha esortato alla riflessione sull’annosa questione meridionale, componente decisiva nella memoria storica. “Oggi – ha affermato Macaluso – c’è una analogia tra la società di ieri e quella di oggi: la politica si manifesta ancora una volta come crisi dell’unità nazionale. La crisi del meridionalismo e dell’autonomismo esplose già quando la politica nazionale non fu in grado di governare il dualismo nord-sud. In questi anni c’è stato un ripensamento politico-culturale, ma non c’è stata una risposta né sul piano nazionale, né al sud e in Sicilia”.
“La biografia politica e parlamentare identifica il senatore Macaluso come interprete della politica nella sua accezione più nobile – ha detto il rettore Recca. In tutte le sue attività è stato sorretto da una forte fiducia nella virtù della politica come arte del dialogo e del rispetto, da una forte fiducia nella cultura come strumento di conoscenza dell’altro e di esercizio della ragione critica”.
La motivazione della laurea ad honorem è stata letta dal preside della facoltà proponente, Giuseppe Barone, motivazione che, come precisa lo stesso Barone, “prescinde dalla sua appartenenza politica, ma che invece riguarda i contenuti e le modalità del suo operato, al servizio non solo dei ceti più deboli, ma in generale al servizio delle istituzioni della Repubblica che ha contribuito a fondare. Uno tra i più attivi e originali protagonisti dell’opera di allargamento della cittadinanza”.