Catania-Monopoli 1-0, chi sale e chi scende Nel pantano del Massimino zero insufficienze

Primi in classifica, quinta vittoria consecutiva e una buona prestazione sul campo bagnato dalla pioggia dello stadio Angelo Massimino. È questa la fotografia scattata al Calcio Catania ieri, al termine del match che ha visto i rossazzurri uscire vittoriosi dalla partita contro il Monopoli, sorpresa di questo campionato di serie C. Menzione d’onore per Davis Curiale, che segna il gol della vittoria e finalmente offre una prestazione degna di nota. In una squadra senza insufficienze non brilla Mirko Esposito, generoso ma impreciso.

Su
Curiale: prova di forza e sostanza del numero 11 rossazzurro, che nel pantano del Massimino esalta le sue qualità da combattente. È bravo a farsi trovare nel posto giusto al momento giusto in occasione del gol: fa la guerra con la difesa del Monopoli, segna la seconda rete (annullata per fuorigioco) e ne sbaglia una abbastanza facile. Questo è il guerriero di cui ha bisogno Lucarelli

Giù
Esposito: il “Dani Alves di Fidenza” comincia bene la gara, sprintando sulla fascia destra e ingaggiando un interessante duello con Mercadante e Bacchetti. Col passare dei minuti, però, il suo gioco perde d’efficacia e lo stesso Lo Monaco, dalla tribuna, lo esorta a “giocare facile”. Da rivedere.

Su
Russotto: il solito, imprendibile furetto. Anche quando non segna, l’ex Napoli e Crotone riesce a fare la differenza. Inizia benissimo la partita, svariando da destra a sinistra, sfiorando il gol e mettendo palle pericolose in area: è un rebus irrisolvibile per la difesa del Monopoli, che non lo prende mai. Lascia tutte le energie in campo, calando leggermente nella ripresa: è uno dei pilastri del Catania di Lucarelli.

Giù
Caccetta: prova solo sufficiente della mezzala ex Trapani. Il numero 8 rossazzurro è un combattente e si esalta in fase di interdizione: stavolta, però, non riesce a dare il suo solito contributo negli inserimenti offensivi, probabilmente frenato dall’ottimo lavoro della mediana avversaria. Può dare di più, ma il suo lavoro resta sempre utilissimo.

Su
Marchese: a sinistra è il solito treno. Mette in costante apprensione Rota e Bei con le sue scorribande sulla fascia: nel primo tempo è decisivo con l’assist a Curiale per il gol e cross a ripetizione. È sempre lui a imbeccare Curiale in occasione del gol annullato e a 10′ dalla fine, quando l’11 rossazzurro sbaglia a due passi da Bardini. Un ragazzino, nonostante i suoi 33 anni.

Giù
Fornito: vale quanto detto per Caccetta. Prova di grande generosità per la mezzala rossazzurra: discreto in interdizione, l’ex Trapani manca però di brillantezza soprattutto in fase di inserimento, una delle sue caratteristiche peculiari. È la sua prima apparizione da titolare, da rivedere in altre occasioni.


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