È accaduto alcuni giorni fa in via Lentini. Insieme ai due adulti c'erano i tre figli minorenni. Sono stati intercettati dai carabinieri e convinti a desistere dal proposito. L'amministrazione comunale sta lavorando a una misura di sostegno per persone in difficoltà. «Abbiamo fatto un accordo con la Caritas»
Siracusa, coppia voleva occupare casa con topi Assessore: «I servizi sociali valuteranno il caso»
Dormivano in auto, a seguito di dissidi avuti con i parenti, e così hanno pensato di occupare una casa disabitata. E l’esigenza di avere un tetto era più forte di tutto, anche delle condizioni in cui si trovava l’immobile. Protagonista una coppia di Siracusa con tre bambini, che nei giorni scorsi è stata intercettata dai carabinieri in via Lentini. «L’immobile – spiegano i militari intervenuti sul posto – era in evidente stato di abbandono e di degrado igienico sanitario, con intonaci caduti, vegetazione anche all’interno delle varie stanze, infissi danneggiati o mancanti e numerosissimi escrementi di roditori che facevano presagire un pericolo per la salute delle persone».
I militari del Nucleo radiomobile hanno convinto la coppia a desistere dall’intento e hanno avvertito i servizi sociali del Comune, al fine di poter dare una sistemazione alla famiglia. «Ci stiamo occupando della situazione – spiega a MeridioNews l’assessore ai Servizi sociali, Giovanni Sallicano -. L’assistente sociale si confronterà con la coppia per fare una indagine appropriata e approfondita circa le effettive e reali necessità, la situazione economica e quant’altro. Sulla base di queste informazioni, l’ufficio dovrà redigere una relazione e dopo decideremo il da farsi».
Al momento il Comune si appoggia alla Caritas per la ricerca di case da affidare alle famiglie disagiate. «Gli immobili comunali sono tutti occupati legittimamente – continua Sallicano – quindi per aggirare l’ostacolo, almeno parzialmente, abbiamo fatto l’accordo con la Caritas con la quale l’ente comunale divide i costi». In bilancio, l’amministrazione ha previsto l’assistenza per una decina di nuclei familiari. «È una misura pensata anche a favore dei nuclei familiari che non rientrano nelle graduatorie per l’affidamento delle case popolari perché magari singoli o in coppia senza figli», conclude Sallicano.