Piazza Armerina, sotto accusa l’organizzazione del palio Uno spettatore: «Vie di fuga occupate e tanta sporcizia»

«L’evento è suggestivo, ma l’organizzazione è inadeguata per un evento simile». Inizia così lo sfogo sui social network di Fabrizio Ferreri, uno degli spettatori presenti giorni fa alla Quintana del Palio dei Normanni di Piazza Armerina. Nel post l’uomo esprime delusione e punta il dito contro una macchina organizzativa inefficiente. «Per la Giostra medievale del 14 agosto al campo sportivo – continua – più di 3500 persone sono state fatte entrare, in barba a ogni norma di sicurezza, per una porticina stretta stretta (con tutti gli altri ingressi colpevolmente chiusi), con le persone ammassate che gridavano e i bambini che piangevano sommersi dalla calca. Siamo stati trattati come carne da macello».

E in merito alla capienza dello stadio aggiunge «è stata di gran lunga superata, contrariamente alle disposizione del prefetto. Vi erano – spiega – almeno quattromila persone, a fronte di 2300 posti, di cui molte in piedi davanti le uscite di sicurezza o sedute sulle scale di accesso alle tribune». A sostegno delle sue dichiarazioni, l’uomo scatta anche alcune foto per immortalare «persone in piedi e altre sedute sugli scalini delle tribune». Inoltre riferisce di uno spiacevole episodio a cui ha assistito. «Un turista inglese, regolarmente seduto in tribuna, chiedendo di spostarsi a uno spettatore arrampicato sulla ringhiera delle scale della tribuna, si è visto rispondere che era lui a dover cambiare posto. Ovviamente – tiene a precisare Ferreri – nessuno dell’organizzazione si premurava di riprendere le persone sedute fuori posto o in posti improbabili».

Altra nota dolente: le condizioni degli spalti. «Sulle tribune c’era sporcizia, fili di ferro e altri materiali taglienti, e il telone che copriva la tribuna e doveva proteggere dal sole (che il 14 agosto di primo pomeriggio solitamente picchia duro) era tutto bucato». E amareggiato conclude: «Con questa pessima organizzazione al massimo si può proporre una sagra della bruschetta. Questo è il modo giusto per rovinare una festa importante come il Palio dei Normanni».

A smentire i fatti interviene a Meridionews Carmelo Gagliano, assessore allo Spettacolo di Piazza Armerina. «L’amministrazione comunale ha seguito le prescrizioni disposte da questore e prefetto. Quest’anno, a seguito dei recenti accadimenti di piazza San Carlo a Torino, abbiamo accolto le direttive emanate dalla circolare prefettizia del 7 giugno 2017 che ha consentito l’ingresso al campo sportivo a un numero complessivo di 2300 spettatori. Ci siamo premurati – sottolinea l’assessore – di avvisare i cittadini e nel giorno stabilito per evitare calca o pressioni da parte della folla abbiamo aperto i cancelli tre ore prima dell’inizio dell’evento. Tuttavia, la gente preoccupata dal fatto di non poter rientrare nel numero previsto, ha cominciato a fare pressione per entrare». Gagliano ammette poi che «per circa dieci minuti la folla si è ammassata dietro i cancelli ma già alle 17 circa tutti i presenti avevano preso posto» e aggiunge che davanti agli accessi «c’erano poliziotti e carabinieri che controllavano e assegnavano un numero a tutti coloro che entravano. Arrivati a 2.300 abbiamo dovuto chiudere su disposizione della questura». 

Una forte smentita arriva poi in merito alle condizioni igieniche dello stadio. «Alcune ore prima l’entrata degli spettatori, il commissario locale di polizia, il questore e gli agenti di pubblica sicurezza hanno fatto un’ulteriore bonifica dello stadio – assicura l’assessore -. Dopo che erano stati fatti ulteriori sopralluoghi per verificare che tutto fosse a norma di legge e concedere le autorizzazioni. Hanno esaminato le aree adibite ai disabili e le condizioni dei servizi igienici. Sono stati controllati pure bulloni e tiranti del palco dei figuranti. Tutto – ribadisce Gagliano – è stato fatto a norma di legge perfino il copri telo sulla tribuna che non serve a riparare dal sole ma è una rete di sicurezza per la platea durante il tiro al giavellotto». Disposta dal Comune anche un’ordinanza contro tutti gli oggetti in metallo mentre le forze di polizia hanno usato i metal detector: «Abbiamo curato tutto nei minimi dettagli altrimenti non ci sarebbero state concesse le licenze necessarie», afferma Gagliano. Che poi conclude: «Lo stadio ha una capienza di circa cinque-seimila persone ma quest’anno ne sono entrate solo 2.300 persone, quindi si può immaginare quanto spazio restava all’interno».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]