L’analisi dei filmati acquisiti dalle telecamere interne condominiali e di altre presenti nel perimetro dell’abitazione, ha permesso di identificare tutto il gruppo criminale, costituito da almeno cinque persone: quattro individui di sesso maschile dalla giovanissima età ed una donna con diversi tatuaggi sul corpo
Famiglia narcotizzata e rapinata in centro Fermati tre giovani, altri quattro denunciati
La polizia nel giro di pochissimi giorni è risalita agli autori di una rapina in un appartamento del centro storico ai danni di una famiglia, i cui componenti, tra cui un bimbo di pochi mesi, erano stati narcotizzati da una banda di almeno sei persone che, poi avevano fatto razzia, portando via beni per almeno 20mila euro. Gli agenti hanno sottoposto a fermo Antonino Di Fatta, pregiudicato palermitano di 19anni, un 15enne, un 14enne ed hanno denunciato, per gli stessi reati, una ragazza di 24 anni e altri due 15enni. Nello stesso contesto, un quarto uomo di 30 anni, è stato, invece, denunciato per il reato di ricettazione.
Secondo la ricostruzione della polizia i malviventi, nella notte del 28 luglio, arrampicandosi lungo alcuni tubi di una palazzina ed appoggiandosi su una finestra con grate in ferro, hanno scavalcato la ringhiera di uno dei balconi dell’abitazione, al primo piano, le cui finestre erano state lasciate aperte a causa del caldo intenso sono entrate all’interno dell’appartamento. Poi avrebbero narcotizzato la famiglia e razziato l’appartamento. Quando ha denunciato i fatti, l’uomo ha raccontato che al loro risveglio lui e i familiari avvertivano un senso di sbandamento e difficoltà a muoversi, realizzando che durante la notte qualcuno si era introdotto nella loro abitazione. Dopo aver messo a soqquadro l’appartamento, la banda ha sottratto numerosi oggetti, tra cui vari documenti e carte di credito, un computer portatile, tre telefoni cellulari, una fotocamera ed altri oggetti.
L’analisi dei filmati acquisiti dalle telecamere interne condominiali e di altre presenti nel perimetro dell’abitazione, ha permesso di identificare tutto il gruppo criminale, costituito da almeno cinque persone: quattro individui di sesso maschile dalla giovanissima età ed una donna con diversi tatuaggi sul corpo, specialmente uno che le attraversava parte della spalla sinistra, immortalato in maniera evidente dalle immagini del sistema di videosorveglianza. Tutti i componenti sono stati bloccati dalla polizia.
Ulteriori indagini hanno permesso di risalire ad un’altra persona, non ripresa dalle telecamere ma che di fatto sarebbe stata l’organizzatore del raid, Antonino Di Fatta, che rintracciato ed incalzato dagli agenti ha ammesso le proprie responsabilità. Il successivo controllo presso un esercizio commerciale ha consentito di recuperare i cellulari rubati e di denunciare per il reato di ricettazione il titolare.