La struttura ricettiva è stata messa in vendita, adesso la società advisor sta vagliando i possibili fondi immobiliari ai quali rivolgersi. Claudio Sabatucci, responsabile capital market di Gabetti: «Stiamo iniziando a interloquire con soggetti che reputiamo possano essere interessati a valutare acquisizioni di questo tipo»
Astoria, si cercano possibili acquirenti dell’hotel «Attendiamo che mercato ci comunichi prezzo»
«Essendo una procedura di vendita attendiamo che sia il mercato a comunicarci un prezzo». Non ci sono ancora cifre, dunque, per l’acquisto dell’Astoria Palace, lo storico albergo di via Montepellegrino che è stato messo in vendita. A spiegare le modalità di ricerca degli acquirenti è Claudio Sabatucci, responsabile capital market di Gabetti, advisor che si occupa di rintracciare i possibili interessati: «Ci aspettiamo almeno una ventina di investitori, ma ad oggi non c’è ancora nessun potenziale acquirente – spiega – Stiamo iniziando a interloquire con soggetti che reputiamo possano essere interessati a valutare acquisizioni di questo tipo. Con la pubblicizzazione della commercializzazione ci aspettiamo anche che altri soggetti che non sono stati da noi avvicinati possano contattarci di loro spontanea volontà per essere inglobati nel processo di vendita».
L’obiettivo è di concludere l’operazione per la fine dell’anno. Ma quali potrebbero essere i potenziali acquirenti? Bocche cucite, come è ovvio, sui nomi, ma Sabatucci ne delinea il profilo: «Stiamo facendo uno scouting di mercato che ci porterà ad avere dei primi feedback – dice – Per l’80 per cento immaginiamo che possano arrivare dal cosiddetto mercato istituzionale, fondi immobiliari di investimento che guardino all’asset class dell’hotel e che, quindi, possono immaginare di fare un’operazione di acquisizione di questo tipo nella città di Palermo. L’Astoria è una struttura che reputiamo essere tra le prime nel capoluogo – spiega Sabatucci – in termini di numero di camere, 320, una potenzialità importante, non ce ne sono uguali in città. Pensiamo a una view di medio lungo-periodo perché con il progetto di valorizzazione che si ha in mente di portare avanti, a nostro avviso, l’Astoria può diventare l’albergo di punta della città di Palermo – continua – Non soltanto per la ricettività, ma anche per la convegnistica».
Nel dettaglio, il progetto è prevede una riqualificazione della struttura, con la «ridefinizione delle camere. Ci sarà un investimento importante per le zone reception e bar», spiega Santucci. L’Astoria palace è tra le più grandi strutture ricettive di Palermo, si trova non lontano da Mondello. Fa attualmente capo alla Ghs Group. La proposta progettuale riguarda la rifunzionalizzazione degli spazi, la riqualificazione estetica e l’efficientamento energetico della struttura alberghiera. In particolare, al piano terra l’intervento prevede il ridisegno dell’ingresso principale all’hotel, la riconfigurazione della caffetteria – che sarà prolungata all’esterno sul nuovo spazio antistante la piazza – il ridisegno della nuova hall e della reception. Si prevede anche il restyling di tutte le camere di categoria Standard dal secondo piano al decimo; la progettazione di nuove camere di categoria Executive per i piani dall’undicesimo al tredicesimo e di una nuova reception al piano 12. Infine, si procederà con la riconfigurazione della sala ristorante sulla terrazza del quattordicesimo piano e l’inserimento di una cucina a servizio.
«La riqualificazione delle strutture alberghiere è fondamentale, considerato il segnale positivo registrato quest’anno per il turismo palermitano, con un aumento medio di presenze di circa il 5 per cento rispetto all’anno precedente – dice Ivan Belvedere, Relationship Manager Gabetti Property Solutions – Le performance registrate dallo scalo Falcone-Borsellino confermano l’appeal della destinazione che ha intrapreso un percorso di nuova attrattività anche internazionale. Le attività di valorizzazione delle molte aree del centro storico, con il conseguente miglioramento della vivibilità pedonale, e l’importante patrimonio artistico-monumentale, hanno contribuito all’azione di promozione della città».