Ragusa, droga dall’Albania: arrestati in 61 La marijuana viaggiava a bordo di camion

Dall’Albania alla Sicilia, tonnellate di marijuana dirette alla provincia di Ragusa, in particolare sulla piazza di Modica, e a Catania. Dopo cinque anni di indagini – segnati da numerosi blitz – la polizia ha chiuso il cerchio, arrestando alcuni dei presunti promotori, di origine albanese, dell’associazione a delinquere. In totale le persone coinvolte nel traffico sono 61 (28 albanesi, 15 ragusani da Ragusa, Scicli, Modica, Vittoria e Comiso, dieci di Catania e otto di altre province).

L’operazione denominata Balkan completa quella scattata a novembre del 2016 che aveva portato all’arresto di 14 persone tra Pozzallo e Modica, una banda criminale formata da italiani, tunisini, albanesi e polacchi. Oggi, stando ai risultati delle indagini, vengono fermati anche i vertici di questa organizzazione: cinque cittadini albanesi, mentre altri sei sono tuttora latitanti. 

A coordinare le indagini è stata la Procura distrettuale di Catania, ma sono numerosi i territori interessati dal traffico, anche nel resto d’Italia. Al punto che, a un certo punto, la squadra mobile di Ragusa, si è trovata a indagare sugli stessi soggetti su cui aveva posto l’attenzione la Guardia di finanza di Como. Le indagini alla fine sono state radicate nella provincia iblea perché gli investigatori locali avevano iniziato da più tempo gli approfondimenti sul gruppo. 

La droga viaggiava dall’Albania via camion: le spedizioni maggiori, circa mille chili, arrivavano a Catania e da qui venivano ripartiti. Ma in alcuni casi i corrieri si spingevano direttamente nel Ragusano, con carichi di 50, 60 chili, in modo da saltare un’intermediazione e guadagnare di più. Ogni spedizione arrivava a costare agli acquirenti 1.500 euro. «Ci vogliono 1.200 euro per il viaggio a cui vanno aggiunte le spese autostradali, per un totale di 1.500 euro», fa i conti uno degli arrestati, intercettato dalla polizia. Mentre in un altro dialogo si valuta l’ipotesi di spedire la droga in aereo. «Si può trasportare con una cintura con tasche segrete – dice un albanese – è facile farla uscire dall’Albania». «Se avessimo un amico all’aeroporto potremmo accedere da un varco diverso ed eludere i controlli alle partenze».  

Nel Catanese, a Belpasso, è stato eseguito il sequestro più ingente nel 2013: circa 900 chili di marijuana, protetta anche con armi, un kalashnikov, due pistole e vario munizionamento. Altri blitz sono scattati a Ragusa nel 2012, a Scicli, Lentini e ancora a Ragusa l’anno dopo. «La squadra mobile – sottolineano gli investigatori – ha impiegato per l’itera indagine decine di uomini che hanno ricostruito l’organizzazione ed i ruoli che avevano i sodali. Oltre 50mila conversazioni captate dagli investigatori, sia telefoniche che ambientali, elementi fondamentali per permettere di sostenere in giudizio le responsabilità di ogni singolo indagato». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]