Verifiche del commissariato di quartiere all'interno del bar Selenia, sulla stradale San Giorgio. Gli agenti contestano un lungo elenco di illeciti di natura penale e amministrativa. Uno degli avventori sarebbe stato minorenne. Il gestore è stato denunciato in stato di libertà
Librino, controlli di polizia su scommesse online Sanzioni per 59mila euro a gestore di un locale
Gli accertamenti del commissariato di Librino all’interno del bar Selenia, che si trova sulla stradale San Giorgio, sono scattati sabato pomeriggio. Al termine, gli uomini della squadra investigativa e della polizia amministrativa hanno contestato al gestore un lungo elenco di illeciti di natura amministrativa e penale, con un cumulo di sanzioni da oltre 59mila euro. E il sequestro preventivo di vari materiali, utilizzati prevalentemente per le scommesse on line. Al di là dell’aspetto amministrativo, sono stati effettuati controlli anche sulle persone presenti nel locale, molte delle quali stavano per l’appunto utilizzando gli strumenti per il gioco elettronico. Uno degli avventori sarebbe stato minorenne, il che si traduce in una prima sanzione da più di 16mila euro.
L’esercizio, per quanto regolarmente convenzionato al circuito domusbet.it, presentava otto postazioni installate abusivamente, di cui sei destinate al pubblico, con computer collegati alla rete, una stampante termica, un calcio balilla e una gruetta meccanica. Su alcune postazioni i poliziotti hanno rinvenuto oltre mille operazioni precedenti su un sito a dominio commerciale non autorizzato.
Il gestore del bar è stato denunciato in stato di libertà per attività abusiva di raccolta di scommesse online, per la mancanza di tariffe e dell’archivio unico informatico. Il locale era per altro sprovvisto, sia all’esterno che all’interno, delle tabelle informative predisposte dall’Asl sulle ludopatie, il che ha causato una seconda sanzione da 16mila euro. E ancora, non era stata effettuata alla questura la comunicazione relativa ai dati anagrafici del proprietario. In più, è stata comminata una multa da tremila euro per ciascun apparecchio per l’abuso dell’autorizzazione rilasciata dall’amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato.