Nel mirino della Procura le elezioni amministrative 2013, dopo denuncia dell'architetto Giuseppe Patti in merito a presunte sottoscrizioni false nella lista civica Rinnoviamo Siracusa Adesso!. Ma il procuratore Giordano annuncia: «Stiamo indagando anche su altre liste presentate. Non sono esclusi altri sviluppi»
Siracusa, sette indagati per inchiesta su firme false Denuncia su lista a sostegno del sindaco Garozzo
Inchiesta firme false anche a Siracusa, in relazione alle elezioni amministrative del 2013. Ma stavolta nel mirino della locale Procura è una lista a sostegno del candidato sindaco eletto Giancarlo Garozzo, del Partito democratico. Sono sette le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta denominata Firmopoli, scaturita dalla denuncia dell’architetto Giuseppe Patti in merito a presunte sottoscrizioni false nella lista civica Rinnoviamo Siracusa Adesso!. A pochi giorni dal voto Patti, che aveva ritirato la sua candidatura a primo cittadino a sostegno di Garozzo, era stato inserito come capolista.
La polizia giudiziaria ha ascoltato varie persone informate sui fatti, ha eseguito perquisizioni domiciliari a carico di sette persone accusate a vario titolo di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale e utilizzo di un atto falso in riferimento ai moduli di dichiarazione di presentazione di candidato alla carica di sindaco e di lista di candidati alla carica di consigliere comunale della lista Rinnoviamo Siracusa Adesso!. Le perquisizioni hanno riguardato E.S. di 61 anni, in qualità di autenticatore; A.S. di 71 anni, A.A. di 39, M.O. di 39, C.S. di 38, in qualità di presentatori/promotori; e V.A. di 71 anni, ed A.F. di 74 anni, delegati alla presentazione della lista.
Ma il procuratore capo Francesco Paolo Giordano annuncia possibili sviluppi, sulla base del materuiale sequestrato che verrà analizzato nei prossimi giorni. «Posso confermarvi – ha dichiarato il procuratore – che stiamo indagando anche su altre liste presentate. Non sono esclusi altri sviluppi della vicenda perché acquisiremo ulteriori documenti».