Il braccio di ferro tra Università di Catania e Consorzio di Ragusa prosegue. Allarme rosso per il primo anno dei corsi iblei
Per un pugno di dollari
Il Rettore dell’Università di Catania ha annullato la seduta straordinaria del Senato Accademico di venerdì 5 giugno “essendo venute meno le ragioni di urgenza“. A commento di questa improvvisa decisione il prof. Recca ha inviato ai membri del Senato Accademico copia della lettera speditagli dal neo presidente del Consorzio Universitario Ibleo. Nella lettera, Giovanni Mauro notificava che il mandato di pagamento “per quanto dovuto” sarebbe stato emesso il 3 giugno, senza indicarne tuttavia l’importo. Inoltre affermava che le note inviate dall’Ateneo “non possono intendersi quale riconoscimento dell’effettivo ammontare dovuto complessivamente e per le singole Facoltà“. La conclusione della lettera del presidente del Consorzio – più che sancire un accordo – assumeva il tono di una diffida: “Riteniamo pertanto non giustificati recessi unilaterali“.
Di fronte all’ambiguità della replica del Consorzio Ibleo, il Rettore ha risposto in maniera risoluta: “Nessuna riunione straordinaria del Senato“. Di conseguenza, l’attivazione dei primi anni dei corsi di laurea che l’Università di Catania svolge presso la sede di Ragusa è più che mai a rischio.