Call center Qé, forse interesse per la struttura Sindacati: «Chiediamo fallimento dell’azienda»

Si lavora senza sosta per trovare una soluzione alla situazione del call center di Paternò. Sulla quale potrebbero essersi aperte delle opportunità inattese proprio nelle ultime ore. Alcuni imprenditori locali potrebbero infatti aver dimostrato interesse per l’acquisto dell’attività. Da Palermo è arrivata una convocazione per un tavolo tecnico al paternese Franz Di Bella, proprietario del capannone di contrada Tre Fontane dove aveva sede l’azienda di Manerbio. A spiegare i motivi dell’incontro è lo stesso imprenditore. «Non c’è ancora nulla di ufficiale – dichiara Di Bella a MeridioNews – ma nelle ultime ore ho ricevuto ore una serie di telefonate per questa tavolo di lavoro. Da parte nostra c’è piena disponibilità ad ascoltare le proposte che ci verranno sottoposte». «Prima di esprimerci o dire qualcosa vogliamo però capire se ci sono le condizioni per un nostro intervento – conclude – Vogliamo sicuramente garantire il livello occupazionale, ma solo a determinate condizioni».

Oggi pomeriggio, intanto, si è tenuta una assemblea della Slc Cgil all’interno della biblioteca comunale di via Monastero dove i sindacati di categoria hanno avviato l’istanza per chiedere il fallimento dell’azienda, facendola sottoscrivere ai dipendenti. «La situazione potrà sbloccarsi solo dopo il tavolo tecnico che deve svolgersi al ministero – ha detto Valentina Borzì, rsu della Cgil – l’istanza serve proprio per accelerare i tempi». La sindacalista commenta inoltre la situazione di alcuni colleghi, costretti alle dimissioni per problemi economici. «È vergognoso che un lavoratore debba dimettersi per giusta causa perché non è più in grado di attendere i tempi della vertenza» conclude.

Peggiora nel contempo la situazione dei dipendenti che da quattro mesi non percepiscono gli stipendi e dei lavoratori che hanno trovato i cancelli dell’azienda chiusi. Per i sindacati il gesto sarebbe una «serrata aziendale contro le proteste dei lavoratori». L’episodio è stato denunciato da Slc Cgil e Fistel Cisl ai carabinieri del comando di Paternò ed anche all’ispettorato del lavoro che ha convocato una riunione. Alla quale l’amministratore delegato del call center ha preferito non partecipare e inviare una nota. «Non c’è stata nessuna serrata da parte dell’azienda – precisa l’amministratore delegato di Qè, Mauro De Angelis – Siamo stati sfrattati dai capannoni in cui lavoravamo e sono state cambiate le serrature. Noi siamo dalla parte dei lavoratori, è loro che stiamo tentando di salvare, non l’azienda».

La protesta continuerà domani a partire dalle ore 9, di fronte la sede Enel-Wind, committenti dell’azienda, di via Domenico Tempio 4 a Catania. Preoccupati Davide Foti, segretario generale della Slc Cgil Catania e Gianluca Patanè, segretario Slc Cgil con delega alle Telecomunicazioni. «È un atto deplorevole quello dell’azienda quello di non presentarsi, non permettendo di fatto il ritorno al lavoro dei dipendenti. Un comportamento che è solo l’ultimo di una serie di azioni contro i lavoratori. Ma – concludono i sindacalisti – riteniamo inaccettabile il silenzio assordante delle committenti Enel, Inps, wind e Sky».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]