Danza, il piccolo Mattia Farinato vola a Berlino «Borsa di studio per la Staatliche Ballettschule»

Oltre alla fuga di cervelli la nostra nazione deve registrare i crescenti casi di bambini prodigio che in tenera età sono «costretti» a lasciare i propri affetti più cari per raggiungere un obiettivo importante per il loro futuro: famiglie consapevoli che se restassero in Sicilia gli tarperebbero le loro ali. È il caso del paternese Mattia Farinato, undici anni il prossimo 23 dicembre, con la passione per la danza. L’obiettivo? Trasformarla in un lavoro. E per farlo dallo scorso sabato si trova a Berlino, dove ha vinto una borsa di studio per seguire i corsi alla Staatliche Ballettschule Berlin

Mattia, grazie alla conquista del primo posto nella categoria 9-11 anni, ha agguantato il gradino più alto del podio nella classifica generale della manifestazione Sicily summer competition. L’11enne ha conquistato l’attenzione della giuria, in particolare di un giurata di nazionalità tedesca. L’insegnante è rimasta entusiasta dell’assolo di danza sulle note di See you song, in cui Mattia si è esibito. Al punto tale da invitarlo a partecipare a un’audizione nella capitale tedesca. Il risultato è stato la vittoria della borsa di studio e il diritto di frequentare l’esclusiva scuola di danza berlinese.

Mattia, eccellente sia nella classica che nella danza contemporanea, ha iniziato a ballare oltre quattro anni fa, lasciando il calcio e frequentando una scuola di danza paternese sotto la direzione della maestra Anna Lombardo. Il ragazzino è volato a Berlino assieme alla madre, Angela Camonita: «Ci auguriamo che lui riesca a realizzare i suoi sogni e il suo lavoro venga premiato – dice la signora Angela – Da un po’ di tempo Mattia sperava di andare a studiare fuori perché vuole diventare un bravo ballerino. Come genitori appoggiamo e sosteniamo le sue scelte. Subito dopo i primi saggi abbiamo notato che in Mattia cresceva questa passione: ha sacrificato amici, uscite, feste di compleanno, impegnandosi tre quattro ore al giorno proprio nella danza». 

Un impegno gravoso per un bambino di quell’età che, nonostante tutto, non lascia indietro gli studi. «I suoi insegnanti mi hanno sempre detto che durante la ricreazione preferisce anticipare i compiti, in modo tale da avere il pomeriggio libero per la danza». Lui, dal canto suo, non nasconde l’emozione per l’esperienza che sta vivendo. «La mia passione è cresciuta giorno dopo giorno – racconta l’enfant-prodige della danza nazionale – Ho compreso che con la danza riuscivo ad esprimere le mie emozioni. Mi piace la danza contemporanea perché è un ballo libero, ma anche la danza classica che è molto più tecnica. Grazie alla vittoria mi sono accorto che questo è quello che voglio fare». Sebbene con qualche paura: «Spero di non sentire la lontananza della famiglia e per me è importante ringraziare le mie maestre. Intanto, l’importante è che la mia mamma mi venga a trovare ogni mese».


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