I cartelli sono stati piazzati solo stamattina, ma per legge servono almeno due giorni di preavviso. In pratica vengono accolti i rilievi del comitato Amari Cantieri che questa mattina ha protestato nell'area interessata dai lavori
Via Crispi, chiusura rimandata a mercoledì La segnaletica è stata piazzata troppo tardi
In via Crispi il cambio della viabilità è rimandato di 48 ore, perché manca la segnaletica. Il motivo è che è stato verificato come la Tecnis non abbia posizionato nei tempi previsti tutti i cartelli: sono stati piazzati solo stamattina, ma per legge servono almeno due giorni di preavviso. In pratica vengono accolti i rilievi del comitato Amari Cantieri. Infatti questa mattina, alcuni componenti del comitato – commercianti e residenti della via Amari, da tempo chiusa a metà per la stessa tipologia di lavori – stazionavano in via Crispi in attesa che iniziassero le opere di chiusura della strada. E lo facevano contestando con cartelli la condotta della Tecnis, rea di lavorare troppo lentamente, e quella del Comune, ritenuto troppo accondiscendente alle richieste di nuove aree di cantiere senza che si concludessero prima i lavori in quelle vecchie. Inoltre il motivo del presidio era proprio quello di voler sottolineare la mancata apposizione con almeno 48 ore di anticipo dei cartelli che dovrebbero avvertire i guidatori della mutata viabilità e dei divieti di sosta.
Stamattina gli operai hanno effettuato questi lavori preliminari alla chiusura e tutto faceva pensare che l’area sarebbe stata effettivamente consegnata all’impresa, ma di pomeriggio sono stati fatti accertamenti sul rispetto delle tempistiche e quindi verificati i dubbi dei dimostranti. Non è la prima volta che la Tecnis viene stoppata al momento di delimitare un nuovo cantiere: l’esempio più recente riguarda il tratto di via Amari tra via Crispi e via Principe di Scordia, che in un primo tempo doveva chiudere a partire dal 3 novembre 2015, ma – a causa delle pressioni dei commercianti sul Comune – il provvedimento slittò di due mesi, fino al 20 gennaio.