Il tratto, senza uscita, collega via Altofonte lato monte a numerose abitazioni presenti nella zona. Questa mattina si è svolto un sopralluogo tecnico del Settore Manutenzione del Comune, guidato dall'ingegnere Vallone per programmare un intervento d'urgenza
Canale Badame, si apre una voragine in strada «Subito i lavori: famiglie rischiano isolamento»
Una voragine si è aperta martedì scorso nella strada vicinale Badame a causa del crollo di una parete dell’argine del canale da cui prende il nome la strada. Il tratto, senza uscita, collega via Altofonte lato monte a numerose abitazioni presenti nella zona. Questa mattina si è svolto un sopralluogo tecnico del Settore Manutenzione del Comune, guidato dall’ingegnere Vallone per programmare un intervento d’urgenza.
«Bisogna intervenire con immediatezza – dichiarano in una nota il presidente della IV Circoscrizione Silvio Moncada e la consigliera Serena Potenza presenti al sopralluogo – La strada è obbligata e se non si interviene subito si rischia di far sprofondare totalmente l’asse viario, con danni alla pubblica incolumità. Rassicurazioni in tal senso sono state date da Vallone che ha promesso un intervento risolutivo nel giro di pochi giorni».
«La Protezione civile era a conoscenza della situazione già da un anno, chiamata perché stava franando il manto stradale – dicono ancora i rappresentanti della Circoscrizione – ma dopo alcuni sopralluoghi hanno ritenuto opportuno non intervenire d’urgenza perché erano stati già programmati i lavori dal Comune e i fondi erano stati già stanziati».
A fare precipitare la situazione forse, spiegano ancora dalla IV circoscrizione, i lavori per posare l’asfalto a completamento di alcune opere di fognatura eseguite nella zona tempo addietro. «Adesso rifaranno gli argini e il manto stradale sarà ripristinato, ma i lavori inizieranno i primi di maggio e passeranno almeno altri 15 giorni per sbrigare le pratiche relative all’appalto. Ci auguriamo che possano iniziare in tempi brevi perché la strada così com’è e molto pericolosa e diverse famiglie rischiano di rimanere isolate».