L'assessorato alle Attività produttive firma lo sta bene per i fuochi d'artificio che, ogni domenica mattina di gennaio, saranno esplosi da villa Pacini. La decisione arriva dopo il divieto imposto per il primo dell'anno. «Sicurezza, ambiente e animali vanno tutelati sempre», dicono da Catania Bene Comune
Botti: no a Capodanno, sì per Sant’Agata Iannitti: «Insensato, il Comune ci ripensi»
Fuochi d’artificio vietati per Capodanno ma approvati per le festività di Sant’Agata. L’assessorato alle Attività produttive del Comune di Catania ha autorizzato la ditta Vaccalluzzo a curare i giochi pirotecnici che scandiranno l’avvicinarsi della festa della santa patrona di Catania. Una decisione che pare una retromarcia rispetto alla delibera, firmata dal sindaco Enzo Bianco e scaduta il 7 gennaio, che aveva vietato i botti per i festeggiamenti dell’ultimo dell’anno. E non solo per garantire la sicurezza dei cittadini: «Anche per tutelare l’ambiente e la salute degli animali, che soffrono il rumore delle esplosioni», spiega a MeridioNews Matteo Iannitti. L’esponente di Catania Bene Comune chiama in causa l’amministrazione alla quale chiede l’immediata revoca del provvedimento.
I fuochi d’artificio sono stati autorizzati in giorni, orari e luoghi precisi: ogni domenica della settimana, fino al 31 gennaio; dalle 11.30 alle 12.30; all’interno di villa Pacini. Dovrebbero quindi essere esplosi in orario mattutino, con la luce del sole: «Non è perciò in discussione nemmeno l’elemento folkloristico della festa – aggiunge Iannitti – Si tratta solo di una decisione senza senso». E che, a detta dell’esponente di Catania Bene Comune, va pure contro a delle iniziative già promosse dal Comune «che, in contemporanea, all’interno di palazzo degli Elefanti, ha programmato dei concerti che di certo verrebbero disturbati dalle esplosioni».
Da qui la convinzione di Iannitti che «il sindaco, e l’amministrazione, siano all’oscuro della scelta degli uffici comunali». Ma non sarebbero comunque esentati da responsabilità, da adesso in poi: nel testo è scritto che l’autorizzazione possa essere revocata. È ciò che Iannitti chiede al primo cittadino: «Conto nella sua buonafede e nella scelta di campo, fatta con la delibera firmata per il Capodanno, che ha schierato questa amministrazione a tutela dell’ambiente e degli animali». Nonostante fosse in vigore il divieto del Comune, durante le celebrazioni per l’ultimo dell’anno si sono comunque verificati ferimenti a causa dei botti. Il più grave e clamoroso proprio a mezzanotte, durante il concerto organizzato in piazza Duomo dall’amministrazione.