A MeridioNews racconta come è cambiata la sua esistenza. «Dal 2010 il mio corpo si va degradando sempre di più: non riesco a mangiare più nulla, non assumo vitamine, di notte sogno i cannoli, la caponata, le melanzane. Se resto a Palermo non supererò la primavera». Il futuro è un centro specializzato a Dallas e su Facebook è partita la gara di solidarietà
Rossella, la malattia e la speranza oltreoceano «La mia vita sconvolta, qui non ho più chance»
Chi la conosce la definisce come una ragazza piena di vita, solare, ma soprattutto come un genio. E solare lo è davvero, per telefono ha una voce bella, dolce. Ride molto. Rossella Madonia, classe 1981 palermitana, ha avuto una vita serena e piena, piena di amici, amore, passioni e hobby fino al 2010, quando è cambiata repentinamente. «La causa scatenante è stata un vaccino antinfluenzale che da subito mi provoca una febbriciattola – racconta a MeridioNews -. Un sintomo apparentemente normale, dopo dieci giorni, però, compare anche l’asma che non avevo mai avuto in 29 anni». E poi arrivano gli altri sintomi: il contatto con la carta le provoca dei gonfiori, alle mani e al viso.
Sviluppa una serie di malattie autoimmuni e diventa allergica a molte cose, come alla Lipid Transfer Protein (LTP), una molecola contenuta nei vegetali, nella frutta e nei cereali, e poi a poco a poco praticamente a ogni cibo, fino a poter mangiare solo patate e pollo. La primavera è il periodo dell’anno peggiore, perché nell’aria ci sono i pollini e l’asma si accentua. Lo scorso anno le sono spuntati anche degli angioedemi, che le bloccano le vie respiratorie. «Aspettavo che la giornata passasse morendo di fame, perché l’anno scorso in primavera sono diventata anche allergica alle patate – spiega -. Praticamente non mangiavo niente, neppure la carne a causa della persistenza durante la giornata degli angioedemi. Non so come non sono impazzita. Dal 2010 il mio corpo si va degradando sempre di più: non riesco a mangiare più nulla, non assumo vitamine, di notte sogno i cannoli, la caponata, le melanzane».
Rossella ha perso tutto ciò che aveva costruito in 29 anni. «Tutti i miei colleghi hanno preso il dottorato e oggi hanno una famiglia – aggiunge con un velo di tristezza -. Io non ho più niente. Lotto ogni giorno per poter riavere una vita». Ad aggravare ulteriormente la situazione sono dei dolori lancinanti, provocati da un’endometriosi profonda. L’avrebbero dovuta operare già due anni fa, ma nessuno si assume la responsabilità di un intervento. «Ormai non vivo più, rimango tappata in casa la maggior parte del tempo – spiega – raramente quando posso uscire vado al mare dove l’aria è pulita. Anche il mio ragazzo, dopo sette anni insieme, mi ha lasciata. Doveva lavarsi 3 volte al giorno per starmi accanto e per evitare di provocarmi angioedemi, comunque non poteva baciarmi né abbracciarmi. Alla lunga non ha resistito».
Lei e la sua famiglie tre giorni fa hanno lanciato un appello su Facebook dove chiedono a chi può di aiutarla a partire. A Dallas, infatti, c’è un centro dove fanno dei vaccini desensibilizzanti e personalizzati e dei vaccini per gli allergeni aerei, alimentari, per la carta: «Finalmente potrò ricominciare a mangiare» esulta. Il viaggio, però, dovrebbe farlo entro fine gennaio perché a febbraio la sua situazione si aggrava a causa dei pollini. «Non riuscirei ad affrontare il viaggio e rimanendo non avrei più chance – ammette -. In queste condizioni non sarei in grado di superare la primavera: il quadro allergologico è molto peggiorato rispetto allo scorso anno, ho perso molti chili, sono molto debilitata. Il mio corpo non può farcela».
In cinque anni la sua famiglia ha gestito la situazione con molta discrezione, non ha fatto appelli né proclami. «Adesso siamo ridotti all’osso, il viaggio e la permanenza a Dallas hanno dei costi elevati che noi non possiamo sostenere – conclude Rossella -. Quindi abbiamo chiesto l’aiuto dell’Ars e di chiunque possa dare una mano. Dal lancio dell’appello su Facebook sono state tantissime le dimostrazioni d’affetto, donazioni e messaggi di vicinanza. Mi ha commosso una ragazza che ha fatto un bonifico di 5 euro e nella causale ha scritto “da parte di una studentessa squattrinata“».
Per contattare Rossella e seguire i suoi aggiornamenti è possibile visitare la sua pagina Facebook: https://www.facebook.com/Anche-Noi-Con-Rossella-tutti-insieme-per-salvare-una-vita-500188560156556/?fref=ts
Nelle ultime ore è patita anche una campagna di raccolta fondi, questo il link: https://www.generosity.com/fundraisers/save-rossella