Tutti i segreti del Porcellum

La legge elettorale approvata nel dicembre 2005 ha ripristinato un sistema proporzionale, corretto però da soglie di sbarramento diverse per camera e senato, e per liste e coalizioni. Il sistema di calcolo è su base nazionale per la Camera, dove è garantita un’ampia maggioranza alla coalizione vincente, e su base regionale al Senato, dove la lotta è all’ultimo voto utile a far scattare i premi di maggioranza. Per provare a capirne di più di questa complicata legge elettorale, di seguito vi proponiamo uno schema esemplificativo (ma naturalmente non del tutto esaustivo) di quanti sono, dove sono candidati e come si eleggono i nostri rappresentanti.

CAMERA:
Seggi: si assegnano un totale di 630 seggi così suddivisi: 617 assegnati, con metodo proporzionale, su base nazionale; 1 deputato per la Valle D’Aosta (regione a statuto speciale che ha mantenuto il sistema maggioritario); 12 della circoscrizione estero.

Circoscrizioni: sono 26 circoscrizioni quelle nel territorio italiano, molte delle quali corrispondenti alle regioni, salvo Piemonte (che conta due circoscrizioni), Lombardia (3), Veneto (2), Lazio (2), Campania (2), Sicilia (2).

Liste e preferenze: in ciascuna circoscrizione, ogni partito si presenta con il suo simbolo e il suo listino di candidati. L’elettore non può esprimere preferenze e le liste sono quindi bloccate.

Soglie di sbarramento: ne sono previsti di diversi tipi. Accedono infatti al riparto dei seggi solo:

  1. le liste non coalizzate che abbiano conseguito almeno il 4% dei voti validi su base nazionale;
  2. le coalizioni che a) abbiano conseguito, sommando tutti i voti delle liste che la compongono, almeno il 10% dei voti su base nazionale e b) siano composte da almeno 1 lista che abbia conseguito almeno il 2% dei voti validi su base nazionale.

Premio di maggioranza: alla coalizione che ha ottenuto il maggior numero di deputati va il premio di maggioranza. Questo ha lo scopo di garantire il controllo del 55% della Camera (ovvero 340 seggi) alla forza politica più forte. Non è possibile calcolarlo in anticipo, in quanto è pari alla differenza tra i seggi comunque acquisiti e 340, a meno che una delle forze in campo non raggiunga da sé questo traguardo.

SENATO:
Seggi: si assegnano un totale di 315 seggi. Il calcolo avviene su base regionale, ovvero ogni regione ne elegge un numero prestabilito in base alla popolazione censita. I seggi risultano pertanto così distribuiti: 22 al Piemonte; 47 alla Lombardia; 24 al Veneto; 7 al Friuli Venezia Giulia; 8 alla Liguria; 21 all’Emilia Romagna; 18 alla Toscana; 7 all’Umbria; 8 alle Marche; 27 al Lazio; 7 all’Abruzzo; 2 al Molise; 30 alla Campania; 21 alla Puglia; 7 alla Basilicata; 10 alla Calabria; 26 alla Sicilia; 9 alla Sardegna; 1 alla Valle d’Aosta; 7 al Trentino Alto Adige (in queste ultime due regioni vige un sistema elettorale diverso, in virtù dello statuto speciale); gli italiani all’estero eleggono, infine, gli ultimi 6 senatori.

Circoscrizioni:le 20 circoscrizioni corrispondono esattamente alle 20 regioni. Gli italiani all’estero votano in altre 4 grandi circoscrizioni.
Liste e preferenze: in ciascuna circoscrizione, ogni partito si presenta con il suo simbolo e il suo listino di candidati. L’elettore non può esprimere preferenze e le liste sono quindi bloccate.

Soglie di sbarramento: ne sono previsti di diversi tipi, calcolati su base regionale. Accedono, infatti, al riparto dei seggi solo:

  1. le liste non coalizzate che abbiano conseguito almeno l’8% dei voti validi su base regionale;
  2. le coalizioni che a)abbiano conseguito, sommando i voti di tutte le liste che la compongono, almeno il 20% dei voti su base regionale e b) siano composte da almeno 1 lista che abbia conseguito almeno il 3% dei voti validi su base regionale;

Premio di maggioranza: anche i premi di maggioranza sono assegnati su base regionale. Il conteggio viene effettuato con lo stesso meccanismo della Camera, ma regione per regione. Di conseguenza sarà attribuito il premio necessario al raggiungimento della soglia del 55% dei seggi disponibili per la regione considerata alla lista che lì avrà ottenuto il miglior risultato. Così in Piemonte saranno attribuiti alla coalizione o alla lista di maggioranza relativa 13 seggi (il 55% sarebbe pari a 12,1 ma si arrotonda per eccesso); in Lombardia 26; in Veneto 14; in Friuli 4, in Liguria 5, in Emilia Romagna 12; in Toscana 10; in Umbria 4; nelle Marche 5; in Abruzzo 4; nel Lazio 15; in Campania 17; in Puglia 12; in Basilicata 4; in Calabria 6; in Sicilia 15; in Sardegna 5. I seggi rimanenti verranno distribuiti in maniera proporzionale tra le altre forze che hanno superato gli sbarramenti.

FONTI:
http://www.repubblica.it/speciale/2008/elezioni/sistema_elettorale_camera.html

http://www.repubblica.it/speciale/2008/elezioni/sistema_elettorale_senato.html

http://www.associazionedeicostituzionalisti.it/dossier/legge_elettorale/nuova_legge_petrillo.html

http://www.interno.it/mininterno/site/it/temi/elezioni/app_sottotema005_sistema_elettorale.html

http://www.marcocastoro.it/?p=1676


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