Al via I-design tra grandi firme e giovani creativi Cusumano: «La cultura? È il futuro della città»

Due direttrici e un unico obiettivo: trasformare Palermo nella capitale del design. Per il quarto anno consecutivo torna in città I-design, la manifestazione curata da Daniela Brignone in programma dal 10 al 18 ottobre e con un’anteprima il 9. Una vetrina che trasformerà il capoluogo siciliano dando voce e spazio alle aziende e ai designer che stanno facendo grande l’Italia. Mostre, installazioni, conferenze e allestimenti che seguiranno due filoni: il percorso storico e quello contemporaneo.

La kermesse, patrocinata, tra gli altri, dai ministeri per i Beni e le Attività culturali e per lo Sviluppo economico, dalla Regione siciliana, e dal Comune di Palermo, è la scommessa su un settore che sta suscitando grande attenzione e per accendere i riflettori anche sulla creatività locale. Perché la cultura rappresenta «il futuro e il volano economico di questa città e bisogna spingere affinché l’impresa culturale possa diventare un modello sostenibile» ha detto durante la conferenza stampa di presentazione della kermesse l’assessore comunale alla Cultura, Andrea Cusumano. Ecco perché l’utilizzo del patrimonio per iniziative di settore «può essere un punto di partenza per allontanarci anche da un modello assistenzialista in un momento di grossa crisi che coinvolge anche le istituzioni».

Ma I-design è anche un esempio di collaborazione tra pubblico e privato. Due spazi comunali, lo Spasimo e Zac, infatti, ospiteranno eventi e iniziative inseriti in cartellone. «I numeri delle scorse edizioni – ha spiegato Brignone – testimoniano il crescente interesse non solo delle aziende ma anche dei giovani. Grazie al coinvolgimento dell’Università e dell’Accademia delle belle arti, infatti, quest’anno oltre 300 ragazzi sono stati coinvolti in diversi laboratori». In particolare, proprio l’Accademia parteciperà al percorso storico aprendo al pubblico il Gabinetto dei disegni e delle stampe, che arredato con mobili progettati da Ernesto Basile, conserva circa 500 opere grafiche tra disegni, cartoni per mosaici, incisioni, litografie di autori che hanno avuto rapporti con l’Accademia.

Il percorso storico, però, sarà soprattutto dedicato al movimento Liberty, che quest’anno compie 100 anni. Per festeggiare questo compleanno e far rivivere i fasti di quest’epoca sarà possibile partecipare a un tour tra i luoghi e le collezioni cittadine. Un viaggio tra Villa Malfitano Whitaker, che per la prima volta aprirà al pubblico le stanze private della famiglia al primo piano, ma anche lo stile dei teatri Massimo e Finocchiaro. «Un modo – spiegano gli organizzatori – per sensibilizzare le istituzioni sull’importanza della tutela di questo patrimonio». Ma al tempo stesso è una celebrazione del Liberty da un’altra prospettiva: raccontando i suoi protagonisti. «Il Liberty – conclude Cusumano – ci ricorda che uno dei momenti più floridi della città è stato quello in cui l’impresa culturale ha avuto un ruolo importante nello sviluppo di Palermo. Ed è proprio il patrimonio culturale, che quest’anno con il riconoscimento Unesco ha ottenuto un grande risultato, è la più grande risorsa a nostra disposizione».

A introdurre la quarta edizione della manifestazione sarà dal 10 ottobre e per tutta la durata della kermesse un’installazione realizzata a piazza Politeama dal molisano Vincenzo Mascia dal titolo “Struttura caotica“: un enorme mikado realizzato con tubolari colari in alluminio che svelano inedite possibilità di interazione tra arte, design e architettura.

Tra le decine di eventi in calendario anche la mostra “Archivio in viaggio” nel padiglione Zac dei Cantieri culturali, promossa dalla Fondazione Magistretti e dall’azienda De Padova. «Un modo per raccontare il mondo di Vico Magistretti attraverso foto, schizzi, le sue memorie quotidiane per rendere omaggio al suo “disordine” apparente e narrare la sua vita familiare e professionale» dice Brignone. La storia di 50 anni di design sarà raccontata, invece, con “Long Tradition, Young Creation“, l’esposizione di organizzata dalla gioielleria Longo che presenta un percorso tra 12 designer. Una piccola sezione di I-design, infine, è dedicata alla sostenibilità e al sociale con progetti che puntano a sensibilizzare al riciclo e al recupero degli imballaggi, ma anche alla lotta contro spreco alimentare e a una corretta educazione alimentare. «La manifestazione giunta alla sua quarta edizione – ha concluso la consigliera Rita Vinci – è il segno del risveglio del settore. Un primo risultato è già arrivato: l’aumento degli spazi espositivi». 


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