I mezzi, utilizzati per i lavori di sbancamento terra per la realizzazione di un complesso residenziale, si trovavano nella centralissima via Fiume. Al vaglio degli inquirenti le piste del racket delle estorsioni e della vendetta personale. Sotto analisi i video delle telecamere di sorveglianza
Belpasso, incendio distrugge due escavatori Erano parcheggiati all’interno di un cantiere
Racket o vendetta? Sono queste le due ipotesi investigative su cui in queste ore stanno lavorando i carabinieri della compagnia di Paternò, chiamati a fare chiarezza sull’incendio di matrice dolosa che stanotte ha distrutto due escavatori Komatsu, utilizzati per effettuare dei lavori di sbancamento terra necessari per la realizzazione di un complesso residenziale nella centralissima via Fiume a Belpasso.
Ad agire probabilmente due o più soggetti. Sotto analisi da parte dei militari ci sono le immagini dei sistema di video sorveglianza che si trovano all’esterno di uffici e abitazioni attigue al cantiere. I piromani secondo la prima ricostruzione sarebbero entrati dentro il cantiere saltando la recinzione che costeggia una stradina isolata e senza sbocco. Una volta dentro hanno cosparso di benzina i due escavatori. Ad allertare i vigili del fuoco del comando provinciale i residenti della zona, i quali hanno notato la presenza di fiamme alte. I pompieri giunti in pochi minuti sul posto, sono riusciti a domare i due roghi ma i danni ai mezzi si aggirerebbero sui 100 mila euro.
Sul posto sono state trovate due taniche con le quali con ogni probabilità è stato appiccato l’incendio. Da decifrare adesso c’è il nome del destinatario del messaggio criminale. Due le ipotesi: la ditta di Belpasso che sta eseguendo i lavori oppure l’azienda di Nicolosi, proprietaria dei due escavatori andati in fiamme. Nella mattinata i carabinieri hanno ascoltato i titolari senza però lasciare trapelare nulla.