L'ex deputato regionale agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione elettorale. Il politico dell'Arenella nel giugno 2014 è stato condannato in primo grado dal tribunale di Palermo ad otto anni e due mesi
Franco Mineo il barone dell’Arenella Politica e vicissitudini giudiziarie
L’ultima campagna elettorale per le Regionali sotto la lente di ingrandimento della guardia di finanza. I finanzieri del nucleo speciale hanno scoperto quella che sembrerebbe una vera e propria fiera dei voti. Posti di lavoro, denaro e finanziamenti sono alcune delle tecniche utilizzate da due deputati regionali e un candidato non eletto i quali sono finiti agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione elettorale. Tra gli arrestati c’è un nome già chiacchierato nella procura di Palermo, l’ex deputato regionale Franco Mineo. Il cammino del kapò politico dell’Arenella ha visto anche delle vicissitudini giudiziarie.
Nel 2010 il suo nome è finito su tutti i giornali. Franco Mineo è stato accusato di essere il prestanome del clan dei Galatolo, i boss dell’Arenella e dell’Acquasanta. A giugno del 2014 proprio per questa accusa è stato condannato dal Tribunale di Palermo ad otto anni e due mesi. Tre anni e due mesi per peculato e cinque anni per intestazione fittizia aggravata dall’avere favorito Cosa nostra. Ma le accuse dei pm palermitani nei confronti di Mineo non sono terminate. In appello l’ex deputato regionale dovrà difendersi da una condanna in primo grado per abuso d’ufficio. Secondo l’accusa il politico dell’Arenella avrebbe fatto dei favori a qualche cooperativa, presente nei mercati rionali di Palermo.
Il 56enne ha cambiato numerose casacche nel corso della sua carriera. Da Forza Italia al Pdl, sino ad arrivare a Grande Sud. Da sempre è stato un fedelissimo di Gianfranco Miccichè. Ha ricoperto il ruolo di assessore nella giunta comunale nell’era di Diego Cammarata, ma anche di consigliere di Palazzo delle Aquile. Nel 2008 diventa onorevole, arrivando a Palazzo dei Normanni tra le fila del partito del suo amico politico Miccichè, quando quest’ultimo era ancora con Silvio Berlusconi. Anche nel 2012 Franco Mineo riprova la scalata per occupare un posto a Sala d’Ercole ma, a causa delle sue vicende giudiziarie, anche se riesce a prendere numerosi voti (3.304), arriva solo terzo dietro Riccardo Savona ed Edy Tamajo. Oggi segue le sue orme politiche il figlio Andrea, consigliere comunale di Forza Italia. Anche il figlioccio di cresima di Franco Mineo fa politica. Natale Puma. È attuale consigliere della settima circoscrizione di Palermo.