Calcio, pareggio e salvezza ma nessuna festa Lo striscione esposto dai tifosi: «Via da Catania»

Sconfitto in casa dal Cittadella, sabato scorso, il Catania non era riuscito a conquistare anzitempo la matematica salvezza. Scenario che ha riportato la storia della Catania calcistica indietro di dodici anni. Tutto rimandanto agli ultimi novanta minuti del campionato. I rossazzurri li giocano sul campo del già promosso Carpi. Il clima, al Cabassi, è più di festa che di competizione. La Coppa con le ali, che spetta alla vincente del campionato di serie B, sin dal primo minuto fa bella mostra di sé davanti a giocatori e tifosi. Il Carpi è certo di alzarla al cielo, a prescindere dal risultato finale della gara contro il Catania.

L’atmosfera poco competitiva prevista a Carpi aveva rassicurato i giocatori e la società. Basti pensare che il ritiro, imposto alla squadra dopo la sconfitta di Brescia, è stato sciolto nonostante la seguente e ben più grave sconfitta contro il Cittadella. In fondo sarebbe bastato un pareggio per mettere al sicuro la salvezza. Il finale giudicato più probabile prima che, dopo solo due giorni, le agenzie di scommesse ritirassero tutte le possibili giocate sulla gara. Niente di tutto ciò è però riuscito a persuadere i tifosi. Le promesse e le previsioni fatte dal club nel corso della stagione, puntualmente ribaltate dai fatti, hanno reso i play-out un pericolo improbabile ma capace comunque di fare rabbia più che paura. Lo testimonia lo striscione che i tifosi rossazzurri, presenti anche a Carpi, hanno esposto nel settore ospiti: «Via da Catania». Il messaggio ricorda le posizioni prese dalla curva nord, che da tempo chiede un repulisti generale, a partire dalla dirigenza fino a concludere con la squadra.

Lette le formazioni iniziali, il Carpi rinuncia al bomber Mbakogu. Castori schiera un undici inedito, con tre esordienti in serie B. Marcolin deve rinunciare a Castro, affaticato, e Rinaudo, infortunato. A centrocampo preferisce Escalante ad Odjer. L’allenatore del Catania, per la prima volta in carriera, porta a termine un campionato senza patire l’esonero. Le possibilità di rimanere a Catania anche la prossima stagione sono però remote, nonostante il contratto biennale firmato. In campo succede davvero poco. Il Carpi mostra di aspettare solo il fischio finale, come i propri tifosi. Il Catania, annusata la situazione, tiene ritmi di gioco ed agonismo ben distanti dai canoni tipici d’una sfida che può valere davvero la salvezza. Unica sveglia della gara, a tre minuti dalla fine del primo tempo, il palo colto da Ceccarelli.

Il secondo tempo galleggia in una noia piatta. Marcolin non effettua nemmeno un cambio. Castori li utilizza tutti e tre, più che altro per fare da passerella ai giocatori uscenti e da trampolino ai giovanissimi entranti. La gara finisce senza sorprese. Il Catania è salvo, senza bisogno di attendere i risultati degli altri campi. Il Carpi alza, in faccia al Catania, la Coppa che la società rossazzurra aveva promesso ai suoi tifosi. I rossazzurri devono accontentarsi della permanenza in B. Un traguardo parso persino a rischio nei lunghi periodi trascorsi tra l’ultimo ed il quintultimo posto della classifica. Definire la salvezza come obiettivo minimo tuttavia, sminuirebbe la portata del fallimento sportivo incassato dal club. Non spiegherebbe, inoltre, perché nessuno, né squadra né tifosi, abbia mostrato la minima gioia al termine della partita. Il Catania ha chiuso quindicesimo il torneo che avrebbe dovuto vederlo primeggiare. Distante due soli punti dalla zona retrocessione, dieci dai play-off, trentuno dal Carpi capolista. Ventidue punti dista il vero obiettivo minimo, il secondo posto del Frosinone. Nulla da festeggiare, quindi.

Al termine della partita, Dario Marcolin risponde alle domande dei giornalisti. «Ci siamo complicati la vita nelle ultime partite. La salvezza è stata sofferta ma la rimonta fatta per conseguirla è stata importante». Spiega l’allenatore del Catania, subentrato lo scorso gennaio: «Da gennaio il gruppo è stato più competitivo. Dopo la gara persa contro l’Entella è scattato qualcosa. Nel girone di ritorno abbiamo tenuto quasi una media play-off». Infine, il punto sul futuro, proprio e del Catania: «Sono orgoglioso del lavoro fatto e dei giocatori. L’obiettivo, anche l’anno prossimo, sarà la serie A. Sono sicuro che dopo questo anno di tirocinio, il Catania ripartirà alla grande. Sul mio futuro deciderà il club».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Pareggio 0-0 in casa del Carpi, capolista e demotivato. Scongiurati i play-out. «Via da Catania» è lo striscione esposto nel settore ospiti. Il Catania chiude 15°, a due punti dalla retrocessione e ventidue dall’obiettivo minino. Definizione che non può essere riferita alla salvezza, doveva essere il secondo posto del Frosinone

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]