Mavie Fesco vive e lavora a Nicolosi ed è stata nominata figura di riferimento per la categoria junior di Federalberghi. Assieme ai colleghi ha creato una rete «per dare ausilio tecnico e professionale, ma anche personale». Tra i suoi progetti: l'alternanza scuola-lavoro e l'inserimento dei 18enni nel settore
È catanese la giovane albergatrice dell’anno Fesco: «Le emergenze fanno male al turismo»
Trent’anni, da dieci inserita nel sindacato italiano che raccoglie la categoria e un’attività che gestisce con la famiglia a Nicolosi. Mavie Fesco è stata nominata da Federalberghi giovane albergatrice dell’anno. «È un riconoscimento molto importante per la mia terra e per l’impegno che condivido con molti giovani che lavorano in questo settore – spiega a MeridioNews – Sono lusingata e onorata».
Il comitato giovani è una sezione dell’associazione nazionale. «Racchiude le nuove leve del comparto, quelle che hanno tra i 18 e i 40 anni». Secondo il censimento ufficiale partito da pochi mesi si tratta di 170 professionisti in tutta Italia, ma la stima ufficiosa è di oltre il doppio ancora da registrare nel profilo junior della categoria. Sono numerose le iniziative in diversi ambiti: internazionalizzazione, giovani, formazione.
«Ogni anno vengono assegnati dei premi», e tra questi uno va «al giovane albergatore che si è distinto per il suo operato nel territorio e in ambito nazionale». Quest’anno l’incontro di premiazione si è tenuto a Como e in quell’occasione Mavie Fesco ha battuto un collega del Trentino e uno del Veneto. «Non me lo aspettavo – confessa – erano candidati di altissimo profilo e competenza. Il merito è indubbiamente di tutti i siciliani che si sono impegnati nel sostenermi, sia tra i senior che tra i giovani».
A pesare per la vittoria di Fesco hanno contribuito «il forte interessamento nei rapporti con gli studenti e la mediazione sviluppata nell’alternanza scuola-lavoro». Un impegno che ha comportato «seguire i ragazzi, i professori, curare i loro stage nelle strutture alberghiere». E poi la presenza nelle attività nel territorio, sia regionale che locale. «Con i colleghi abbiamo approfondito diverse tematiche ed elaborato un piano di azione delle prime difficoltà». Una rete che unisce i giovani alle prese con un settore molto delicato e vitale per lo sviluppo economico della Sicilia. «Affacciarsi a 18 anni a questo mestiere non è facile – spiega Mavie Fesco – È un ambiente che prevede competenze da conquistare sul campo». Per questo motivo il gruppo ha sviluppato un legame «per dare ausilio tecnico e professionale, ma anche personale».
Dopo un periodo di estrema crisi per il turismo, «in questa fase, sia le esigenze di senior che quelle dei giovani coincidono». Nonostante qualche accenno di ripresa, «non ne siamo fuori, dobbiamo ancora combattere». Ossia tenere sempre più a mente quali sono le esigenze dei visitatori. «Dobbiamo potenziare i servizi a supporto del turista, a cominciare dai trasporti». A causa del crollo del viadotto sulla Catania-Palermo «sono stati numerosi gli strascichi. Molte attività cancellate, piani da rivedere. E poi si sono aggiunte le difficoltà relative ai trasporti in mare. Un allarme che è rientrato, ma che non fa bene al settore».
Infatti «il turismo in tutto questo soffre – sottolinea l’albergatrice – Sono emergenze che non si possono tralasciare». Inoltre ci sono i temi strettamente legati al territorio etneo. «Anche qui stiamo facendo molto per migliorare i trasporti, che sono da potenziare». E poi «una rete di servizi che possa racchiudere le offerte per chi sceglie il nostro territorio».