Ancora un’aula semivuota. Si svolge così la seconda seduta di discussione sulla Finanziaria regionale. Più la piazza di un villaggio abbandonato che la sede dell’Ars, in cui si decide il futuro di 1,2 miliardi di euro per il triennio 2026-28. Con 134 articoli e oltre 2000 emendamenti. Presenti in aula l’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino […]
Finanziaria regionale, riparte la discussione in aula: la diretta degli interventi
Ancora un’aula semivuota. Si svolge così la seconda seduta di discussione sulla Finanziaria regionale. Più la piazza di un villaggio abbandonato che la sede dell’Ars, in cui si decide il futuro di 1,2 miliardi di euro per il triennio 2026-28. Con 134 articoli e oltre 2000 emendamenti. Presenti in aula l’assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino e il presidente della commissione Bilancio Dario Daidone. Assente, di nuovo, il presidente della Regione Renato Schifani. Una lotta contro il tempo – per l’approvazione entro fine anno – in un clima già elettorale. Tra l’autocandidatura alla presidenza di Ismaele La Vardera (Controcorrente) e l’incognita Cateno De Luca (Sud chiama Nord). Che, pur avendo votato la mozione di sfiducia a Schifani, sembra attratto dal centrodestra. Lanciando la sua campagna per un «governo di liberazione». Con già il suo slogan – «Ti amo Sicilia» -, annunci ed eventi per «una nuova fase politica e programmatica».
Gli interventi dei deputati all’Ars – la diretta
Seduta chiusa, aggiornamento a domani
Ora prende il via il lungo tour de force per l’approvazione entro il 20 dicembre. Che prenderà il via domani. Ogni singolo articolo dovrà essere stralciato, bocciato o approvato. Le opposizioni hanno annunciato una battaglia serrata mentre la compagine di Governo si ritiene serena. Segno, forse, che tutti i deputati sono già stati accontentati e pertanto non si sarà nulla da temere. Forse.
16:46 Interviene l’assessore Dagnino (Forza Italia): «Proposta coraggiosa con focus sull’economica dell’isola»
«Riteniamo che questa proposta sia coraggiosa, con focus di grande valore economico. Questo documento va valutato sulla base del singolo peso economico finanziario dei singoli articoli. Il focus sono gli articoli base delle nostre linee guida». Sul numero eccessivo degli articoli, criticato dall’opposizione, Dagnino fa notare che «molti degli articoli sono di tipo ordinamentale, non economico. E se il presidente dell’Assemblea riterrà che non debbano essere inclusi in questo documento, li stralceremo» che dimostrano la loro visione e l’impegno di modifiche strutturali. «Decontribuzione, bonus edilizi – ha dichiarato Dagnino -. Sono queste le cifre stilistiche della nostra proposta. Si tratta di scelte che porteranno a un aumento di mezzo punto percentuale, per ognuno dei tre anni, del Pil». E ha messo le mani avanti. Indicando che la soluzione non sarà quella di invocare il voto segreto come uno spauracchio.
16:31 Interviene Michele Catanzaro (Pd): «In Finanziaria solo slogan e nessuna soluzione»
«L’assenza del Presidente Schifani è il sintomo più grave di questa malattia che ha colpito l’attuale maggioranza – ha dichiarato Catanzaro -. Anche la nostra scelta di abbandonare la Commissione Bilancio si inscrive in un momento politico in cui al Presidente è stata rivolta una mozione di sfiducia. E il suo atteggiamento ne è la naturale conseguenza». Pone inoltre l’accento sul fatto che «mentre accusavamo il Governo di approssimazione, all’improvviso gli articoli sono lievitati. Segno che ai deputati e ai gruppi componenti la maggioranza sono state fatte promesse e garantite opportunità». «Anche nei confronti degli Enti Locali in questa Finanziaria ci sono solo slogan, non soluzioni» ha concluso Catanzaro ribadendo che «è necessario fare pulizia in questa Finanziaria, per trasformarla in un vero documento programmatico che miri al bene delle siciliane e dei siciliani». Ha poi annunciato una serrata battaglia articolo per articolo anche con il ricorso «al voto segreto per quegli articoli» che ha definito «vacui e inutili».
16:20 Interviene Emanuele Di Pasquale (Pd): «Nessuno spazio per la sicurezza in Finanziaria»
«Interventi riguardanti il fenomeno delle baby-gang, il disagio giovanile, il diritto allo studio, la mancanza delle borse di studio per gli studenti e le scelte strategiche per le nostre aree interne. Una finanziaria che non ha un occhio di riguardo nei confronti delle piccole imprese, delle piccole imprese commerciali» ha dichiarato. «Tutte le nostre proposte sono state bocciate in Commissione. E nella Finanziaria non ci sono nemmeno i fondi necessari per l’assunzione di nuovi medici». «Questo Presidente – ha dichiarato – sta sbarellando».
16:00 – Antonello Cracolici (Pd): «Il Governo latita»
«L’assenza della maggioranza è diventata una sorta di buco istituzionale». Lo dice l’onorevole del PD Antonello Cracolici. «Il Governo si è premurato di realizzare una Legge di Stabilità che ha come unico obiettivo quello di scongiurare l’esercizio provvisorio. Lo dimostra il documento, ridondante, che è oggetto di discussione. Un testo civetta che la stessa maggioranza si appresta a emendare o, addirittura, a cesare. Non è questo un atto di buona amministrazione ma di improvvisazione – afferma Cracolici -. Lo stesso presidente Schifani, ci risulta, abbia chiesto alla sua maggioranza di snellire il testo. E dovrà essere il presidente dell’Assemblea a occuparsi di questo. Siamo in attesa del maxi-emendamento riduttivo e questo significa che noi oggi stiamo parlando di misure che saranno soppresse prima della valutazione formale dell’Aula». Cracolici poi, rivolgendosi all’assessore, ha ricordato che il fondo per le Autonomie locali è quanto necessario ai Comuni per risolvere i problemi dei cittadini e, proprio su questo, «il Governo latita» mentre questa «dovrebbe essere la vera sfida del Governo».
15:46 – Sebastiano Venezia (Pd): «Bisogna uscire dalla logica della continua emergenza»
«Sulla base della legge di Stabilità licenziata dalla Giunta, anziché ottenere una Finanziaria degna di questo nome, è stato prodotto un documento che ha snaturato il ruolo e il lavoro delle stesse commissioni e del Parlamento». Sono le parole con cui inizia l’intervento di Sebastiano Venezia, deputato del Partito democratico. «Forma e sostanza. È questo quello che manca. Spesso l’attività legislativa dei singoli gruppi e parlamentari non riesce a essere incisiva. È necessaria un’attività legislativa degna di questo nome per far sì che questo Parlamento non possa essere definito immobile e non utile». A proposito della Finanziaria, Venezia ha dichiarato che «quanto successo nei lavori, anche di Commissione, ha evidenziato il clima politico che la maggioranza sta vivendo, tenendo sotto scacco l’esecutivo. Nonostante le dichiarazioni piene di trionfalismo del presidente Schifani – ha proseguito – stiamo vivendo un aumento dell’inflazione, un calo dei consumi e, quindi, un rallentamento della nostra economia. Non abbiamo visto – continua – misure efficaci per la soluzione dell’emergenza idrica. Né per i cittadini tantomeno per il comparto dell’agricoltura. Pensiamo che sia ora di uscire dalla logica delle continue emergenze – conclude – e intervenire con misure che ridiano dignità alla politica regionale».
15:41 – Jose Marano (M5s): «Sicilia Express? Solo uno spot illusorio»
Da parte della deputata pentastellata Jose Marano arriva l’allarme rispetto alla scelta del Sicilia Express. Da lei definito «uno spot illusorio per chi ha dovuto abbandonare la sua terra. Questo utilizzare spot anziché contenuti – ha dichiarato Marano – è il modus operandi del governo regionale. Che prende in giro i siciliani. Il problema del caro voli non è stato risolto con gli pseudo sconti. È necessario – conclude la deputata del M5s – un intervento strutturale, non con una sequela di proclami senza senso».
15:33 – Carlo Gilistro (M5s): «Dalla sanità alla delinquenza, è un disastro sociale»
Dopo una pausa, alla ripresa interviene Carlo Gilistro, deputato M5s, che si concentra sul caro voli e la conseguente impossibilità di rientrare, per le vacanze di Natale, per studenti e lavoratori fuori sede. E lo fa citando l’ultima serie tv interpretata dai comici Ficarra e Picone e invocando per la Sicilia «un cassonetto magico» risolutore dei problemi. Povertà assoluta, delinquenza e mafia. Questi, a suo giudizio, i mali della Sicilia. Oltre a quelli relativi alla gestione della sanità: un «disastro sociale». Citando, infine, una sua recente trasferta a Trieste, il deputato conclude: «Dobbiamo aumentare la prevenzione per salvare i ragazzi che oggi vivono il disagio diffuso. La vera siccità è quella del buon senso».
13:54 – Antonino De Luca (M5s): «Cercate almeno di sembrare seri»
«La farsa della ventina di articoli spot – dice Antonino De Luca, capogruppo del Movimento 5 stelle all’Ars – ha solo aumentato gli appetiti di chi sta mostrando i denti per approfittare del piatto succulento. Ma ben sappiamo che la maggior parte degli articoli di questa Finanziaria è destinato a essere stralciato». «Anche la vostra scelta sulle liste d’attesa si limita al monitoraggio e non alla soluzione – continua De Luca -. Così come le vostre strategie sui Forestali, che dimostrano la non conoscenza dell’organizzazione della struttura». Il deputato invoca, inoltre, il voto segreto su alcuni articoli, per far votare «con coscienza» i colleghi e rivolge all’esecutivo una richiesta: «Essere più realisti, senza riempire di tabelle inutili una Finanziaria che non deve essere uno strumento per farvi i cavolacci vostri. Fate il possibile, almeno, per sembrare seri».
13:46 – Lidia Adorno (M5s): «Nessuna vera soluzione ai problemi»
Dopo aver lamentato l’assenza in aula del presidente Schifani, Lidia Adorno, in quota M5s, evidenzia come «in questa legge di Stabilità non ci sia nessuna soluzione ai problemi veri dei cittadini. Avete, piuttosto, aumentato piccoli capitoli di spesa che con la vita dei siciliani non c’entrano nulla». La deputata procede con alcuni esempi: «Se si fosse voluto incidere sulla sanità regionale, si sarebbero destinati fondi alle assunzioni di medici e personale paramedico, di cui non c’è traccia». «La trasparenza spesso invocata da Schifani è smentita dai fatti – continua -, più preoccupato dall’equilibrio delle alleanze interne alla maggioranza che dalle necessità reali del popolo siciliano». E, rivolgendosi ancora all’assente Schifani, dichiara: «Noi le proposte le abbiamo fatte e le stiamo facendo ma, forse, lei non è interessato alla soluzione dei problemi. E si sta concentrando sullo sbandierare dati economici che nulla hanno a che fare con la vita dei siciliani».
13:38 – Ersilia Saverino (Pd): «Le nostre proposte sono davvero strutturali»
«Risposte destinate a chi non vive la realtà e la quotidianità». Esordisce così Ersilia Saverino, deputata Pd. «Le nostre proposte contengono una visione e interventi ad ampio raggio – dichiara -, con il diretto supporto ai piccoli Comuni per il miglioramento della loro capacità di sviluppare proposte strutturali e del controllo della spesa». «Abbiamo proposto misure specifiche per le aziende, per migliorare in termini di sicurezza, e ci siamo concentrati sulle aree più vulnerabili del territorio. Con lo sviluppo delle aeree interne, anche delle isole minori. Dove è necessario ridurre il fenomeno dello spopolamento».
13:32 – Tiziano Spada (Pd): «Mancano i fondi per le borse di studio»
Un intervento che punta il dito sulle mancanze, quello di Tiziano Spada, in quota Pd. E con un annuncio: «Oggi alle 15, davanti all’Ars, ci sarà una pacifica manifestazione degli studenti, perché le quote destinate alle borse di studio non supereranno il 40 per cento di quanto necessario – spiega il deputato -. Allo stesso modo, non avete rifinanziato una misura che in passato ha ristorato molti Comuni siciliani, di fatto condannandoli al default».
13:23 – Cristina Ciminnisi (M5s): «50 milioni di prebende elettorali»
«Questa Finanziaria ci sta facendo rimpiangere le precedenti. Definibili brutte, ma che non avevano toccato il fondo come quella di cui oggi stiamo discutendo». Così nel suo intervento Cristina Ciminnisi, deputata M5s. Ma il giocattolo, a detta di Ciminnisi, si sta rompendo: «Perché il voto segreto incombe su questa legge e l’esecutivo non può dare nulla per scontato». Entrando nel merito, «sono 50 i milioni di euro che sfuggono al controllo – prosegue – e che avete riservato di destinare solo come prebenda elettorale». «La tutela dell’ambiente, per voi, è un valore negoziabile – specifica Ciminnisi -. E lo dimostra il fatto che non avete aumentato il fondo destinato all’abbattimento degli immobili abusivi». La deputata ricorda, inoltre, le difficoltà strutturali della crisi idrica che sta vivendo il Trapanese.
13:13 – Stefania Campo (M5s): «Un governo di inchieste, figli e figliastri»
«Questa è una Sicilia su cui pesano gli echi delle inchieste giudiziarie sull’esecutivo e sulla stessa Assemblea regionale», esordisce Stefania Campo, del Movimento 5 stelle. La deputata lamenta lo sconsiderato aumento di stipendio dei presidenti dei Liberi consorzi, «a fronte della cancellazione del Reddito di cittadinanza che ha impoverito molti siciliani». A proposito dei Comuni, Campo ricorda l’allarme lanciato da Anci sul tema della sicurezza: «Dall’esecutivo – dice – non sono arrivati strumenti utili, ma un finanziamento di un solo milione di euro per la totalità dei 391 Comuni». Ponendo anche lei l’accento, infine, sulla discrezionalità nell’erogazione dei fondi da parte di «un governo che fa figli e figliastri e che, dalla Storia, non ha imparato nulla».
13:01 – Luigi Sunseri (M5s): «Un’accozzaglia di norme»
«Un’accozzaglia di norme», così definisce la Finanziaria regionale proposta all’aula Luigi Sunseri, deputato M5s, nel suo contributo alla discussione. Il deputato ribadisce la contrarietà del Movimento alla gestione dei fondi Chiese e Comuni e cita il caso del Comune di Maletto: «Tra i piccoli Comuni, è quello che ha ricevuto più finanziamenti – spiega Sunseri -. E il fatto che sia governato da Fratelli d’Italia non è sicuramente un caso». E, come anticipato dal collega Varrica nel suo intervento, con un sindaco alle prese con diverse grane giudiziarie. «Molte delle scelte saranno utilizzate come termometro di consenso politico all’interno della maggioranza – prosegue il deputato -, per definire i nuovi assetti e per il rimpasto di giunta previsto a gennaio». Il deputato si è poi riservato di entrare nell’analisi specifica, quando i singoli articoli saranno vagliati.
12:54 – Alessandro De Leo (Forza Italia): «Troppi articoli, l’aula non è un campo di battaglia»
«Non è normale – dichiarato Alessandro De Leo, deputato di Sud chiama Nord – che questa legge sia passata da 28 articoli a 50 e, infine, a 134. È stato svilito il ruolo della commissione. L’aula non può diventare luogo di ritorsioni politiche e, soprattutto, non un campo di battaglia». «Io sono qui per rappresentare i siciliani, non le logiche di potere – continua -. Abbiamo apprezzato gli incentivi all’occupazione e i finanziamenti ai disabili ma, al contempo, le scelte dell’esecutivo ci lasciano interdetti». Chiudendo poi su quanto, invece, non ha trovato spazio nella legge, nonostante i numerosi articoli: come «la richiesta di istituire il Garante per l’infanzia in tutti i Comuni, che attende ancora risposta.
12:42 – Angelo Cambiano (M5s): «Una finanziaria per gli amici, non per i cittadini»
«Il bene della Sicilia? L’opposto di quanto fate voi- dichiara in aula Angelo Cambiano, in quota M5s -. Si tratta di una Finanziaria in cui vince chi è più vicino al potere e non chi ha più bisogno». Segno di un «Governo regionale scollato dalla realtà», in cui «Schifani mente sapendo di mentire». Una manovra, per Cambiano, utile ad accontentare «gli appetiti di qualcuno», mentre i cittadini «chiedono i servizi». L’esponente M5s ricorda poi l’inefficienza dell’esecutivo nella gestione dell’emergenza idrica e invoca «una governance diversa» nel settore, anziché il finanziamento di attori privati. Da un disservizio all’altro, Cambiano passa poi all’eccessivo costo della Tari, dovuto anche alla mancanza di scelte strutturali nella gestione dei rifiuti. «Avete perso di vista le priorità dei siciliani – conclude -. Servono visioni e strategie che riguardino i cittadini, non gli amici di questo governo».
12:29 – Adriano Varrica (M5s): «Criteri poco chiari nei finanziamenti ai Comuni»
L’intervento del deputato M5s Adriano Varrica si focalizza sul fondo «chiese e Comuni, lievitato a 54 milioni di euro e gestito in maniera arbitraria dal governo regionale». Secondo uno studio del Movimento, infatti, alcuni Comuni avrebbero ricevuto finanziamenti superiori a 2 milioni di euro, mentre altri nulla. «Sarà un caso, ovviamente – sottolinea Varrica –, ma molti del Comuni destinatari dei fondi milionari oggi sono coinvolti in accertamenti da parte della magistratura». Una modalità che il governo prometteva di superare – ricorda il deputato all’assessore Dagnino – ma che, «ancora oggi, non hanno criteri chiari e certi». Varrica punta poi l’indice sull’art. 4 della Finanziaria proposta, sulle modalità di finanziamento extra regionale, ritenuta una norma ad personam. Ricordando, infine, il caso Almaviva, il deputato ribadisce come i lavoratori siano anche «vittime di un vuoto istituzionale», chiedendo al governo di approfondire il tema.
12:14 – Giovanni Burtone (Pd): «Servono misure per contrastare la fuga dei cervelli»
Ad aprire la nuova seduta di discussione della Finanziaria regionale all’Ars è Giovanni Burtone, in quota Pd. Il deputato dedica spazio alla cosiddetta fuga dei cervelli, invocando misure specifiche a livello regionale, con opportunità concreete sul territorio per i giovani siciliani, anche per contrastare le scelte nazionali. Come già i suoi colleghi nella scorsa seduta, Burtone evidenzia poi il ruolo centrale dei Comuni. In un intervento più basato sulle scelte strategiche di carattere generale, anche nazionali, che non sul dettaglio della Finanziaria regionale.