Nessuna colpa da parte dei gestori del noto locale palermitano che da poco ha riaperto i battenti in merito all'incuria e alla sporcizia di Villa Sperlinga. Ecco le risposte di Giovanni Greco gestore dell'attività commerciale a seguito delle denunce e «gli attacchi» da parte del vice-presidente dell'associazione Vivo Civile, Marcello Robotti, insieme al consigliere dell’ottava circoscrizione Marcello Longo
Degrado e rifiuti a Villa Sperlinga «La Cuba ha sollecitato più volte la Rap»
Non si lascia attendere la risposta del gestore del noto locale La Cuba, a piazza Sperlinga, a seguito del sopralluogo effettuato questa mattina dal vice-presidente dell’associazione Vivo Civile, Marcello Robotti, insieme al consigliere dell’ottava circoscrizione Marcello Longo.
I due hanno denunciato che: «Villa Sperlinga si trova tra degrado, immondizia e inciviltà». Situazione che viene ad aggravarsi a causa «della riapertura da un paio di mesi, del noto locale che, per disguidi con la Rap che non raccoglie i rifiuti, ma anche per un utilizzo improprio dello spazio sul retro, ormai adibito alla sosta perenne dei contenitori, contribuisce non poco ad aggravare la situazione con cumuli di sacchi lasciati per settimane in balia dei cani e a marcire per il caldo». Afferma l’attivista Marcello Robotti.
«Non è affatto vero che il nostro locale influisce negativamente sull’immagine di Villa Sperlinga», tuona Giovanni Greco della Boldrini’s, azienda che gestisce La Cuba.
Il gestore spiega che, proprio oggi, assieme al dottor Rosario Rosano, responsabile comunale di Villa Sperlinga, e il consigliere della VIII circoscrizione, Umberto Giglio, hanno fatto anche loro un sopralluogo, notando che la situazione non è del tutto così drammatica. Anzi: «Abbiamo sollecitato più volte la Rap – spiega Greco – per venire a prendersi i nostri rifiuti. Quelli organici vengono puntualmente prelevati. Magari per i rifiuti di vetro e plastica, tardano qualche giorno. A Villa Sperlinga al momento non esiste nessun nostro sacco che marcisce sotto il sole, ne tantomeno bottiglie o bicchieri rotti». Continua Greco, evidenziando che «a prova di quanto detto, ho un verbale dei vigili urbani di quasi 10 giorni fa che, durante un loro riscontro in merito alla nettezza urbana, hanno verificato che il nostro locale non ha alcun tipo di problema».
Della stessa lunghezza d’onda il consigliere Giglio il quale precisa: «Vogliamo che la Rap, faccia quello per la quale viene pagata e metta un numero idoneo di cassonetti al tipo di attività ristorativa-intrattenimento. Una villa maleodorante piena di rifiuti con la presenza di mosche, zanzare e ratti non è molto attrattiva, la stessa attività commerciale ne risentirebbe in termini economici».