Strage di Mineo, in appello condanne aumentate «Non vennero rispettate le norme di sicurezza»

Mano dura dei giudici della terza sezione penale della Corte d’Appello di Catania per gli imputati del processo sulla cosiddetta strage di Mineo che nel giugno del 2008 aveva causato la morte di quattro dipendenti comunali e di due operai della ditta d’espurgo Carfì Servizi Ecologici Srl . Le pene sono state tutte aumentate rispetto all’esito del processo di primo grado che si era concluso nel novembre 2012 con l’assoluzione dell’ormai ex primo cittadino del comune calatino Giuseppe Castania la cui posizione non era stata però impugnata in secondo grado.

I lavoratori erano morti durante le procedure di pulizia di un impianto di depurazione, asfissiati, secondo l’accusa, dalle esalazioni causate da gas nocivi contenuti all’interno della vasca. L’indagine, coordinata dalla Procura di Caltagirone guidata all’epoca dei fatti da Onofrio Lo Re, ha portato sul banco degli imputati anche l’ex assessore Giuseppe Mirata, condannato in appello a tre anni. Per lui in primo grado la pena era stata più lieve di appena due mesi. Pugno duro anche per Marcello Zampino, responsabile dell’ufficio tecnico comunale condannato a tre anni e sei mesi con la prescrizione delle accuse sul mancato rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro. Cinque anni invece rispettivamente per Salvatore Carfì, titolare della ditta d’espurgo e Salvatore La Cognata che all’epoca dei fatti rivestiva la mansione di capo cantiere. Ribaltato invece l’esito del processo di primo grado per il responsabile del servizio di prevenzione Giuseppe Virzì a cui è stata comminata la pena di tre anni di reclusione.  Tre anni e sei mesi anche per l’addetto al servizio di depurazione Antonino Catalano

Non venne rispettata nemmeno la più elementare norma in materia di sicurezza

La Corte, presieduta da Tiziana Carrubba con a latere Muscarella e Fichera ha inoltre inflitto l’interdizione perpetua dagli uffici pubblici per Carfì e La Cognata. Cinque anni invece per gli altri quattro imputati. Ammonta complessivamente a 28mila euro il risarcimento danni per i familiari delle vittime che nell’ambito del processo si erano costituti parte civile.

Nei confronti dei sei imputati, che dopo la lettura del dispositivo hanno preferito non rilasciare nessuna dichiarazione, aveva lanciato durissime accuse durante la sua requisitoria il procuratore generale Sabrina Gambino. «Nell’affrontare le operazioni di pulizia non venne rispettata nemmeno la più elementare norma in materia di sicurezza sul lavoro». Tra queste la mancanza delle mascherine di protezione proprio dalle esalazioni oltre «alla inefficienza dell’impianto». Condizione, secondo l’accusa, che non avrebbe permesso nemmeno l’utilizzo del depuratore incriminato. Una serie di mancanze che portò alla morte dei due operai della ditta Carfì, Salvatore Tumino e Salvatore Smecca, i primi a calarsi nella vasca per le operazioni di bonifica, e degli altri quattro operai comunali Giuseppe Zaccaria, Giovanni Natale Sofia, Giuseppe Palermo, Salvatore Pulici, che si sarebbero calati nella vasca successivamente nel tentativo di salvarli. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]