Protesta per le auto Martino Moto esposte in strada Il proprietario: «Siete dei fanghi, coraggio, venite qui»

Il proprietario di Martino Moto non ci sta alla disavventura capitata qualche giorno fa a causa di una protesta scattata sui social network ai danni del suo negozio. Gli agenti della polizia municipale di Palermo, ieri, hanno sequestrato i mezzi che l’autosalone aveva esposto utilizzando la linea del tram in costruzione. La protesta era scattata su Facebook e Twitter con alcune segnalazioni con tanto di foto spedite agli account del Comune e della polizia municipale. Nelle immagini si vedevano le moto, le auto e le minicar in esposizione nel tratto di linea in corso dei Mille. Gli agenti hanno sequestrate sette macchine, motociclette, un ciclomotore ed una minicar. Per questo motivo è anche scattata la sanzione di 193 euro per occupazione del suolo pubblico.

Ma il titolare non si è affatto pentito dell’accaduto e rivolge su Facebook parole al vetriolo a chi ha denunciato la sua esposizione su strada: «Siete quattro fanghi, vi siete degnati a fare le fotografie e avere le vostre soddisfazioni, indegni…se avete il coraggio venite al mio negozio,tanto lo sapete dove sono, il marciapiede è vuoto adesso, contenti? Bravi bravi, indegni…».

Parole di conforto, sempre sui social network, arrivano dagli amici dello «sfortunato». «Caro amico mio purtroppo le istituzioni funzionano così. Chi ha denunciato l’accaduto, mica sa che tu paghi le tasse? Prima di venire da te dovevano mettere sottosopra tutto corso dei Mille per quanti abusivi sono presenti. Io ti conosco e so che sei una persona onesta e un gran lavoratore. Tutto il resto non conta», dice Vitalflora su Facebook. Ribatte Maria «Martino sono quattro fanghi. L’invidia è una brutta bestia». 

Parole ancora più pesanti arrivano da Salvo che si rivolge alla polizia municipale e anche a chi ha denunciato il fatto: «Siete persone indegne. Speriamo chi ha scattato le foto chi e chi è venuto per verbalizzare, gli cada addosso la casa, così capirebbero che vuol dire trovarsi in mezzo la strada. Non si dovrebbe avere pietà di voi per nessuno dei vostri cari. Siete gente di merda non degne di vivere in mezzo le persone che si guadagnano il pane onestamente! Merde merde merde». 


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