Oggi il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, partecipa al Brand Italy, la prima esposizione del Made in Italy nel Paese arabo. Presto il presidente del Parlamento qatarino sarà in visita nella nostra Isola
La Sicilia punta sul Qatar Si lavora su turismo e cultura
Obiettivo: promuovere una collaborazione tra Sicilia e Qatar sui temi della cultura, dell’economia (turismo in testa) e del commercio. L’avvio di questo rapporto è iniziato nel giugno scorso, con la visita a Palermo dello sceicco Ali Bin Thamer al Thani. Ora il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, ha ricambiato la visita. Il presidente Ardizzone si trova oggi in Qatar, accompagnato dal deputato regionale Bruno Marziano, presidente della terza Commissione parlamentare per le Attività produttive, e da Tiziana Cima, rappresentante del consolato italiano. L’occasione, per il presidente Ardizzone, per confrontarsi sui diversi sistemi legislativi e sui ruoli dei rispettivi Parlamenti.
Il presidente del parlamento del Qatar ha preannunciato una visita in Sicilia, accogliendo con entusiasmo l’invito di Ardizzone per approfondire ulteriormente alcune ipotesi di progetti e contatti tra la Sicilia e questo Paese arabo. Lo scorso giugno lo sceicco del Qatar, in visita a palazzo Reale – sede del parlamento siciliano – si era detto molto interessato ad eventuali progetti commerciali e turistici. E ha invitato il presidente Ardizzone a partecipare al Brand Italy, la prima esposizione del made in Italy nel paese arabo, attualmente in corso (da oggi al 12 novembre). Una vetrina dello stile italiano e dell’eccellenza dei prodotti agroalimentari, ma non solo.
Alla manifestazione internazionale, che si è aperta oggi, partecipa pure la fondazione Federico II. Il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, e Francesco Forgione, presidente della fondazione, hanno avuto la possibilità, nel corso della giornata, di dialogare con rappresentanti istituzionali e del mondo della cultura locale, ma pure con semplici visitatori presenti negli stand. E hanno registrato la volontà concreta dei qatarini di investire sulla cultura. In quest’ottica, il Paese recentemente è stato dotato di teatri, di un anfiteatro e varie sedi polifunzionali.
«Ci è stato spiegato che l’interesse per la Sicilia è molto forte – ha detto Ardizzone – e ne siamo onorati. Per l’Isola può rappresentare un’occasione importante per progetti comuni ed eventuali investimenti da parte dell’Emirato arabo».