E' successo a Lucca Sicula, nell'Agrigentino. Un uomo di 68 anni, viene colto da malore mentre i dipendenti della società idrica gli stavano chiudendo i rubinetti, perché moroso. Una storia incredibile che accende, ancora una volta i riflettori, sulla gestione del servizio idrico
Gli chiudono i rubinetti perché moroso Un pensionato muore d’infarto
Appena un mese fa i Sindaci dell’Agrigentino si erano incatenati davanti alla Presidenza della Regione siciliana a Palermo. Chiedevano al Governo di porre fine alla gestione privata del servizio idrico che sta strozzando i cittadini. Chiedevano di recsindere il contratto con Girgenti Acque, la società cui è andato l’appalto, accusata di vessazione.
Oggi, la tragedia. Un pensionato è morto, stroncato da un infarto, mentre gli operai del gestore idrico stavano procedendo all’interruzione dell’erogazione dell’acqua perché moroso. Avete letto bene. L’acqua dovrebbe essere un diritto inalienabile, eppure, ad un povero Cristo, che a quanto pare aveva chiesto anche la rateizzazione delle bollette, questo diritto è stato negato. E non l’unico caso
E’ accaduto a Lucca Sicula, nell’agrigentino, per l’appunto. Salvatore Tafuro, 68 anni, avrebbe accusato un malore dopo avere avuto un alterco con i due dipendenti che si sono presentati presso la sua abitazione.
I familiari hanno presentato un esposto alla Procura di Sciacca affinché si proceda all’accertamento di eventuali responsabilità.
Non sappiamo se ci siano responsabilità penali. Di certo, ci sono quelle politiche.
Sul caso della gestione dell’acqua ad Agrigento, che ha le bollete tra le più care in Italia, non sono mancate interpellanze e mozioni all’Ars. Ma nulla, finora è cambiato.