Maltempo, rientra l’allerta per il ciclone Pioggia e forti raffiche di vento, ma nessuna criticità

Dopo la notte di paura, la Sicilia fa i conti con le conseguenze del ciclone che da ieri pomeriggio si è abbattuto sull’isola. Secondo le informazioni fornite dalla Protezione civile regionale, non ci sono segnalazioni di danni importanti. Anche se, sottolineano i vertici del dipartimento, il maltempo continuerà a imperversare soprattutto nella zona orientale, in particolare nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa. 

Dopo i ritardi registrati stamattina per le raffiche di vento (arrivate anche a 50 nodi), è tornato in attività l’aeroporto Fontanarossa, ma rimangono isolate ancora le Eolie. Alcune isole dell’arcipelago sono irraggiungibili da quattro giorni e già scarseggiano farmaci e generi di prima necessità. 

Qualche difficoltà segnalata nell’erogazione di energia elettrica. Sono circa 20mila le cosiddette «disalimentazioni elettriche» nelle zone di Siracusa e Catania. La viabilità nella statale che collega le due provincie, inoltre, è stata interrotta in alcuni tratti a causa di alcune frane. Anche in mare sembra aver retto il sistema di allerta attivato già da ieri. La sala operativa della guardia costiera etnea garantisce che nessuna emergenza è stata segnalata da Pozzallo a Milazzo, lungo la costa Ionico-Tirrenica. 

Nel Catanese i vigili del fuoco hanno effettuato circa 40 interventi, la maggior parte per alberi pericolanti (alcuni in piazza Roma) e cartelloni pubblicitari danneggiati dal vento. Rami spezzati anche all’interno dell’ospedale Vittorio Emanuele e al cimitero, chiuso al pubblico a scopo precauzionale. Un muretto di contenimento ha ceduto in piazza Europa. Ad Adrano è stata messa in sicurezza una gru pericolante in via Vittorio Emanuele III. Soccorsi anche alcuni automobilisti rimasti in panne nella zona ionica, a Mascali. 

Dall’ondata di maltempo è rimasto escluso il Palermitano e proprio ieri Confindustria ha critica il sindaco del capoluogo, Leoluca Orlando, per aver deciso di chiudere le scuole. A difendere la scelta del primo cittadino è il presidente della Regione, Rosario Crocetta: «Palermo non era nell’area da allarme rosso come altre città – riconosce – ma considerando che la città va in panico quando si verificano temporali e nubifragi posso comprendere la preoccupazione del sindaco e non penso che la sua prudenza sia stata eccessiva». Secondo il governatore «chiudere le scuole male non ha fatto. Non appartengo alla categoria degli sciacalli». 


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